Sanatoria avanti tutta. Grazie, ministro Bellanova. I clandestini festeggiano. E gli italiani aspettano

 

Sanatoria avanti tutta. Dal 1 giugno entra in vigore il “decreto Bellanova”. Con le misure per presentare la richiesta di “emersione” dei rapporti di lavoro E per “regolarizzare” gli immigrati irregolari senza un permesso di soggiorno. Fino al 15 luglio, datori di lavoro e gli stranieri potranno inviare le richieste di regolarizzazione.

La “sanatoria Bellanova” è realtà

Il capriccio del ministro dell’Agricoltura è realtà. Con tutte le drammatiche ricadute. “Grazie” all’emergenza coronavirus, gli immigrati (oltre 6500mila) verranno sanati. Nella memoria di tutti le lacrime della Bellanova al termine del Cdm. Commossa per il  via libera all’agognato articolo 110-bis, è scoppiata in lacrime. Proprio come l’ex ministra Fornero.

Chi può fare la domanda?

Su Facebook Italia Viva pubblica con soddisfazione le linee guida della sanatoria.  Il datore di lavoro che voglia assumere cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale. O dichiari l’esistenza di un rapporto di lavoro irregolare. Gli stranieri devono essere stati fotosegnalati prima dell’8 marzo. E non devono aver lasciato l’Italia. Sanatoria anche per chi ha il permesso di soggiorno scaduto al 31 ottobre 2019. La norma si rivolge ai braccianti agricoli, lavoratori della pesca, colf e badanti. Gli irregolari potranno così ottenere un permesso di soggiorno per lavoro. Che sarà valido fino al termine del contratto. Una volta scaduto, avranno un anno di tempo per trovare un nuovo lavoro.

Italia Viva pubblica il decreto della vergogna

E ancora: gli immigrati irregolari (si può dire clandestini?) che hanno il permesso scaduto al 31 ottobre possono richiederne uno temporaneo della durata di sei mesi. “Una norma importantissima, che mi rende particolarmente orgogliosa”, dichiara la ministra. “Perché davanti a sfruttamento e condizioni di vita precarie, è il dovere dello Stato intervenire per assicurare dignità. E civiltà a tanti lavoratori e lavoratrici del nostro territorio”. Ma siamo proprio certi che si tratti di una priorità? Il governo pensa agli immigrati ma gli italiani ancora aspettano la cassa integrazione. Molti sono quasi sul lastrico. Gli imprenditori aspettano la liquidità promessa solennemente da Conte a fine marzo. Non si contano su Facebook i commenti arrabbiati in calce alle linee guida della sanatoria. “E’ una legge che non ha né testa e né coda. E’ una presa in giro per fare tutta la pratica costa 300 euro ad ogni persona. Una legge solo per fare cassa sula pelle dei disperati”. Oppure “Hai creato un grosso problema. Come quello che la gente inizierà a dimettersi nelle fabbriche andando a cercare i contratti di campagna per avere il permesso di soggiorno”.