Salvini: “Sui migranti il governo ha le mani sporche di sangue”

 

Matteo Salvini, dopo gli interventi di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, sale sul palco di piazza San Giovanni accolto dagli applausi fragorosi della piazza e sulle note, come da tradizione, dell’aria “Nessun dorma”.

Poco dopo i maxischermi diffondono le immagini e le parole di Oriana Fallaci prese da “Rabbia e Orgoglio” mentre la piazza grida “Matteo Matteo”. E Salvini dice: “Piuttosto che citare Carola” Rackete io mostro “una grande donna, Oriana”.

“Mi dicono che siamo oltre 200 mila, grazie a uno a uno”, ha detto Salvini. Che poi ha aggiunto: “Altro che fascismo, popolo contro elite. Ci stanno seguendo non dalle grandi tv nazionali che fanno solo le dirette del Pd… tg e giornali dicano quel che vogliono, grazie alle 200 mila persone che stanno qui, c’è chi ha viaggiato anche otto ore per venire qui. Sono stufo che vale più la parola di uno stupratore di quella di un poliziotto. Per carità ho piena fiducia nella magistratura”, poi si è corretto: “Nella libera magistratura italiana”.

“Sono troppe le volte in cui si dà retta alla parola di stupratori e spacciatori”. Il leader della Lega poi ha puntato il dito contro chi amministra Roma e la regione Lazio: “Dateci una mano a mandare a casa Zingaretti e Raggi, Gianni e Pinotto, il duo sciagura, due perdenti a livello nazionale…”.

“Grillo vuole negare il voto: adesso tocca agli anziani, poi domani non facciamo votare i disabili”, ha spiegato Salvini. Dalla folla scatta il vaffa a Grillo, Salvini li stoppa: “No, che a lui piace”.

Poi l’attacco durissimo al governo sui migranti: “Chi davvero applica il Vangelo è colui che evita che questa gente di metta in mano agli scafisti, meno partenze meno morti, chi li fa partire sono quelli che poi si genuflettono. Al governo abbiamo gente con le mani sporche di sangue”.

E sul Pd: “Si stanno scannando da un mese. Oggi ho letto la Boschi dice che il Pd è il partito della tasse. La Boschi? Era nel Pd fino a ieri. Entrano ed escono dal Pd come se fosse un istituto di cura, entra la Boldrini, esce Renzi. L’unica cosa che non mollano è la poltrona”.

“Ricorderò questa giornata come una giornata di festa nazionale…”, ha scandito il leghista concludendo la manifestazione di centrodestra a piazza San Giovanni.

 

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