Salvini replica a Tajani, è ancora scontro sul terzo mandato
La questione del terzo mandato degli amministratori locali continua a dividere la maggioranza di governo, alimentando un acceso confronto tra le diverse anime del centrodestra. Dopo le parole di Antonio Tajani, che ha espresso dubbi sulla proposta di Lega e altri alleati, arriva la replica decisa di Matteo Salvini, leader del Carroccio, che difende con fermezza la possibilità di rinnovare la carica ai sindaci e ai governatori.
Le parole di Tajani e la sua posizione
Tajani aveva espresso perplessità sulla proposta di allungare i mandati, motivando la sua contrarietà ricordando che anche figure storiche come Mussolini e Hitler avevano vinto le elezioni, ma sottolineando che “due mandati sono sufficienti perché non servono incrostazioni di potere”. La sua posizione si basa sulla necessità di evitare derive autoritarie e di garantire il ricambio ai vertici amministrativi, ritenendo che il limite dei due mandati sia una misura sufficiente.
La risposta di Salvini: “Fuori luogo i riferimenti storici”
Rispondendo a Tajani durante la trasmissione “Non Stop News” su Rtl 102.5, Matteo Salvini ha respinto con fermezza ogni accostamento storico e politico ai regimi totalitari. “Citare Hitler e Mussolini per la democrazia italiana del 2025 è sbagliato”, ha affermato il leader della Lega, sottolineando che la battaglia riguarda esclusivamente il diritto dei cittadini di scegliere liberamente i propri rappresentanti. “Se un sindaco o un governatore è bravo, perché impedirgli di farsi rieleggere? Se invece è una sòla, lo mandano a casa subito”, ha aggiunto Salvini, evidenziando come la questione sia di natura democratica e non ideologica.
La volontà di agire in fretta
Salvini ha inoltre rassicurato sulla fattibilità di approvare una legge in tempi rapidi: “La posizione della Lega è nota da anni. Non voglio essere noioso, ma una legge si può trovare in fretta”. Il leader del Carroccio ha minimizzato le polemiche, puntando sul principio di scelta diretta degli elettori e sulla necessità di evitare un dibattito troppo lungo che rischierebbe di stancare l’opinione pubblica.
Tensione nella maggioranza e prospettive future
Nonostante le parole di Salvini, la tensione tra le forze di governo resta palpabile. Tajani ha ribadito la sua disponibilità a discutere, ma ha chiuso sul merito, ritenendo che il limite dei due mandati sia una misura sufficiente per prevenire abusi di potere. La partita sul terzo mandato, dunque, rimane aperta, e i toni si preannunciano ancora infuocati nelle prossime settimane, con riferimenti storici e questioni di principio che rischiano di alimentare ulteriormente il dibattito politico.