Salvini dichiara guerra alla mafia nigeriana: ‘Via dall’Italia’

Matteo Salvini ne è sempre più convinto: la mafia nigeriana rappresenta un problema grave per l’Italia, per questo i suoi affiliati devono essere al più presto perseguiti e cacciati dal nostro Paese. A spingere il ministro dell’Interno a postare sui social l’ennesima ‘minaccia istituzionale’ contro le bande criminali provenienti dal Paese centrafricano sono stati i recenti fatti di cronaca. Solo pochi giorni fa, infatti, gruppi di nigeriani hanno messo letteralmente a ferro e fuoco la placida città emiliana di Ferrara, dopo che si era diffusa la falsa notizia che uno di loro, un pusher, fosse morto investito da un’auto delle forze dell’ordine. È di ieri, invece, la notizia che i carabinieri di Gubbio, in provincia di Perugia, hanno arrestato 10 persone di nazionalità nigeriana, accusate di spaccio di droga e verosimilmente appartenenti alla temibile organizzazione mafiosa.

Matteo Salvini contro i criminali provenienti dalla Nigeria, se la prende con la sinistra
Che la mafia nigeriana rappresenti un problema molto serio per l’Italia lo dimostrano ormai da tempo i fatti. La cittadina campana di Castel Volturno, ad esempio – quello scenario post guerra atomica che si vede anche nella fiction Gomorra – è divenuto praticamente un territorio off limits persino per le forze dell’ordine. In pratica, le autorità italiane non sanno nemmeno chi abita in quella zona. Ma i sospetti che i mafiosi africani si siano insediati lì, prendendo anche militarmente il posto della vecchia camorra, sono più che fondati. Per non parlare dell’omicidio di Pamela Mastropietro, avvenuto a Macerata, che tanto ha colpito l’opinione pubblica, vista la ferocia con cui la ragazza è stata uccisa e poi sezionata dal nigeriano Innocent Oseghale.

I recenti fatti di cronaca verificatisi a Ferrara e in Umbria, poi, hanno praticamente imposto una reazione pubblica a Matteo Salvini. “E qualcuno a sinistra sostiene che la mafia nigeriana non esista – ha scitto su Fb il leader della Lega in riferimento agli arresti di Gubbio – via dall’Italia questi delinquenti”.

Il caso Gubbio: i 10 arrestati erano tutti richiedenti asilo
La rabbia di Matteo Salvini contro la mafia nigeriana che spadroneggia in Italia è stata alimentata in questi ultimi giorni, come detto, da quanto accaduto prima a Ferrara e poi a Gubbio. Per quanto riguarda i 10 arresti avvenuti nella cittadina umbra, si tratta di otto uomini e due donne, tutti di nazionalità nigeriana e tutti risultanti richiedenti asilo nel nostro Paese.

Il primo degli arrestati, poi, risultava essere arrivato sulle nostre coste con un barcone e risiedere in una struttura protetta. Un elemento che fortifica in Salvini la fiducia nella bontà del decreto sicurezza, da poco convertito in legge, che impone una stretta proprio sulla concessione di permessi umanitari. Che la provincia di Perugia fosse una delle piazze di spaccio più grandi d’Italia è un fatto noto da tempo alle forze dell’ordine, ma che la mafia nigeriana fosse giunta a un livello di infiltrazione così complesso lo si sta scoprendo solo negli ultimi tempi. La strategia di espansione dei nigeriani è semplice: piazzare qualsiasi tipo di droga ad un prezzo concorrenziale per conquistare il mercato.