Salvini a Di Maio: «Io sto con la gente, tu stai con quell’arrogante di Renzi»

«Sono contento. Mi è arrivata una marea di messaggi dell’Italia reale. Operai e imprenditori che stanno lavorando anche in agosto e non capiscono perché non possano farlo i parlamentari». Non si è pentito Matteo Salvini di aver innescato la crisi di governo a ridosso delle ferie estive e, in un’intervista al Corriere della Sera, tira le somme. «Hanno fatto il cinema – dice il leader della Lega – per mettere il taglio dei parlamentari dopo la discussione della sfiducia a Conte». Durante l’intervento dagli scranni della Lega a a palazzo Madama ha attaccato frontalmente Matteo Renzi. «Ho ascoltato il monologo arrogante e imbarazzante di Renzi in Senato – riepiloga Salvini – che suonava così: Abbiamo in tasca un accordo con i 5Stelle. Siccome mi sono venuti i brividi a immaginare una manovra Renzi, Boschi, Fico e Toninelli, mi sono detto: facciamoli uscire allo scoperto. Offrendo ai 5 Stelle quello che chiedevano, la discussione sul taglio dei parlamentari. Ma ancora non va bene». La saldatura M5s-Pd sul calendario «è l’inciucio – commenta ancora Salvini – però, voglio proprio vedere Paragone e la Boschi che votano insieme la commissione d’inchiesta sulle banche. Oppure quella sulle case famiglia tipo Bibbiano. Aggiungo che, a differenza di quello che dicono Renzi e Di Maio, con il nostro governo non è in discussione quota 100 e non si toglieranno gli 80 euro».

«Semmai – continua Salvini – sarà doveroso verificare il reddito di cittadinanza. Ci arrivano centinaia di segnalazioni, molte delle quali a me personalmente, da parte di imprenditori che quest’anno non riescono ad assumere i lavoratori che avevano l’anno scorso». Salvini vorrebbe mettere Giancarlo Giorgetti al ministero dell’Economia. «Questo è quello che voglio e per cui lavoro». Sui rapporti con Silvio Berlusconi e Fi, dice di aver «letto cose da pazzi. Che si vogliono i notai per firmare gli accordi» ma tra loro non c’è stato alcun incontro. «Con Berlusconi – conclude – ci siamo sentiti per telefono».

«Non riuscirò mai a parlare male di Luigi Di Maio, perché abbiamo lavorato insieme correttamente e positivamente per tanti mesi, prima che cominciassero i no. Quando un governo, invece di fare, non riesce a costruire più nulla diventa come una coppia che passa il tempo solo a litigare. A Renzi mando un bacione, gli italiani lo hanno già provato e quindi lascio rispondere loro». conclude Salvini, stavolta ospite a No stop news su Rtl 102.5.