Salis vince a Genova, chi è la candidata: il suo passato

Genova – Un’onda di entusiasmo e sorpresa ha travolto Genova, con le prime proiezioni che indicano una vittoria schiacciante per Silvia Salis, candidata del centrosinistra, al primo turno delle elezioni comunali. Con un impressionante 54,1% dei voti, l’ex martellista olimpica si appresta a sfidare il suo avversario, Pietro Paciocchi, sostenuto dal centrodestra, in una corsa verso la poltrona di sindaco che potrebbe segnare una svolta storica per la città.

Ma chi è veramente Silvia Salis, la donna che ha saputo unire le diverse anime della sinistra genovese e attrarre consensi trasversali? La risposta risiede in un percorso ricco di successi, impegno e valori ben definiti.

Una Carriera Sportiva di Successo e l’Impegno Istituzionale

Silvia Salis è un nome noto nel mondo dello sport italiano. La sua carriera da atleta è stata costellata di successi: 10 titoli italiani nel lancio del martello e la partecipazione a due Olimpiadi, Pechino 2008 e Londra 2012. Dopo il ritiro dalle competizioni nel 2016, a causa di un infortunio, Salis non ha mai abbandonato il mondo dello sport. Nel 2017 è entrata nel Consiglio Nazionale del CONI, diventando poi vicepresidente nel 2021. Questa transizione dalla pedana alla dirigenza ha dimostrato la sua determinazione e competenza, qualità che sembrano averla accompagnata anche nella sua corsa politica.

Radici Familiari e un Dolore Personale

La famiglia Salis ha sempre avuto legami profondi con la sinistra. Il padre Eugenio, recentemente scomparso, era una figura chiave per lo sport genovese, custode storico dell’impianto di atletica di Villa Gentile. La sua perdita, avvenuta durante la campagna elettorale, ha rappresentato un dolore personale che ha toccato molti elettori, rendendo Salis ancora più vicina alla gente. “La vita va avanti, proprio come avrebbe voluto mio padre”, ha dichiarato in un’intervista, dimostrando una forza d’animo che ha colpito l’elettorato.

Un Amore Pubblico e la Sfida Politica

Anche la vita privata di Silvia Salis ha suscitato interesse. Il suo matrimonio con il regista Fausto Brizzi, avvenuto in piena pandemia, ha catturato l’attenzione dei media. Un anno dopo, la coppia ha rinnovato le promesse alle Maldive e nel 2023 è nato il loro primo figlio, Eugenio.

Durante la campagna elettorale, Salis è stata oggetto di attacchi, tra cui la critica del senatore Maurizio Gasparri, che ha scatenato un’ondata di solidarietà trasversale. Tuttavia, Salis ha mantenuto un profilo pacato, rispondendo con i fatti e dimostrando una resilienza che l’ha resa ancora più apprezzata.

Una Candidatura Civica che Unisce

La candidatura di Salis si è presentata come civica, capace di unire forze politiche spesso in disaccordo. Il sostegno di Pd, Verdi-Sinistra, M5S, Azione e Italia Viva, testimonia la sua capacità di dialogo e di trovare punti in comune. Anche l’ex sindaco Marco Bucci, pur appartenendo al fronte opposto, ha riconosciuto la sua candidatura come un esempio di equilibrio e concretezza.

Considerata vicina all’area riformista del Partito Democratico, Salis ha saputo attrarre anche chi normalmente non vota a sinistra. Un profilo moderato, ma con valori ben radicati, che potrebbe rappresentare una svolta storica per Genova.

“Riprendiamoci Genova”: Il Programma Elettorale

Il programma elettorale di Salis, intitolato “Riprendiamoci Genova”, si articola su dieci punti chiave, volti a migliorare la vita dei cittadini:

  • Lavoro: Promuovere un patto per la dignità salariale e la parità di genere.
  • Welfare e politiche sociali: Rafforzare i servizi sociali e l’assistenza domiciliare.
  • Mobilità sostenibile: Opposizione a progetti impattanti e completamento dei cantieri.
  • Cultura: Istituzione di un assessorato dedicato e supporto agli eventi.
  • Istruzione: Collaborazione con le istituzioni educative e investimenti.
  • Abitare sostenibile: Politiche abitative per l’accesso equo.
  • Porto e infrastrutture: Ridisegno del sistema portuale.
  • Pulizia e decoro urbano: Nuovo ciclo dei rifiuti e rilancio di AMIU.
  • Partecipazione e diritti: Rafforzamento dei Municipi e lotta alla ghettizzazione.
  • Sicurezza e qualità della vita: Miglioramento della sicurezza e della manutenzione urbana.

Se i risultati verranno confermati, Genova potrebbe accogliere la sua prima sindaca ex olimpionica. Un nuovo volto che l’Italia politica osserverà da vicino, con la speranza che la sua determinazione e il suo impegno possano portare nuova linfa vitale alla città.

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