Russia choc, minaccia senza precedenti al paese europeo: “Sprofonderete come l’Ucraina”

Il panorama geopolitico europeo si fa sempre più cupo, con Mosca che alza la posta in gioco e la retorica bellica che infiamma il continente. Le dichiarazioni del Cremlino, che evocano scenari di guerra su larga scala e possibili attacchi ai confini orientali della NATO, hanno scatenato un’ondata di allarme e preoccupazione.

Il portavoce del Cremlino ha gettato benzina sul fuoco, mentre Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha pronunciato parole che sembrano voler sabotare ogni tentativo di mediazione diplomatica. Il presidente lituano Gitanas Nauseda, ha risposto con fermezza, chiedendo un nuovo pacchetto di sanzioni “che assomigli davvero a una molotov” e sollecitando l’Unione Europea a rispondere con determinazione all’aggressività russa.

L’atmosfera si è ulteriormente surriscaldata dopo che il commissario europeo Andrius Kubilius ha ventilato la possibilità di un attacco russo nel 2027, scatenando una raffica di dichiarazioni allarmate nell’est Europa.

Lo scontro Berlino-Mosca: la miccia che fa divampare la tensione

Il punto focale della crescente tensione è diventato lo scontro tra Mosca e Berlino. Maria Zakharova ha lanciato un attacco diretto alla Germania, prevedendo un destino simile a quello di Kiev, in risposta alla decisione del governo tedesco di revocare le restrizioni sull’uso delle armi a lungo raggio fornite all’Ucraina.

La scintilla è stata l’intervista del cancelliere tedesco Friedrich Merz al canale WDR, in cui ha confermato il via libera a Kiev di colpire obiettivi militari anche oltre i propri confini, in territorio russo. La reazione russa non si è fatta attendere: Zakharova ha accusato Berlino di “sprofondare ulteriormente nella trappola di Kiev” e ha messo in dubbio la legittimità delle affermazioni di Merz, accusandolo di autopromozione e di voler cavalcare il dossier ucraino per fini politici.

Merz ha risposto con fermezza, ribadendo che la revoca delle restrizioni non è una novità e che l’Ucraina ha il diritto di usare le armi, anche oltre i confini, per difendersi dagli attacchi russi. “Chi si limita a respingere un attacco sul proprio territorio non può difendersi adeguatamente,” ha dichiarato il cancelliere.

Un futuro incerto: l’Europa di fronte alla tempesta

Lo scontro tra Germania e Russia si inserisce in un quadro europeo sempre più minaccioso. Le tensioni si intensificano, la retorica bellica si fa più esplicita e la diplomazia sembra soccombere alle dichiarazioni sempre più aggressive. Con il 2027 come data evocata per un possibile attacco russo e nuove forniture militari pronte a cambiare la portata del conflitto, l’Europa si trova di fronte a una nuova, inquietante fase di confronto con Mosca.

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