Ruini (ex vicario di Wojtyla) apre alla Lega. Salvini ringrazia e i cattocomunisti s’infuriano

 

Camillo Ruini, già cardinale vicario di Giovanni Paolo II e numero uno dei vescovi italiani, in un’intervista al Corriere della Sera dice quello che tanti prelati non osano dire. Con i sovranisti si deve dialogare e non vanno demonizzati.

“Non condivido l’immagine tutta negativa di Salvini che viene proposta in alcuni ambienti”. Il cardinale Ruini lo dice in una lunga intervista al Corriere della Sera. “Penso – prosegue Ruini – che abbia notevoli prospettive davanti a sé. E che però abbia bisogno di maturare sotto vari aspetti”. Il dialogo con Salvini? “Mi sembra doveroso. Anche se personalmente non lo conosco e quindi il mio discorso rimane un po’ astratto”.

Ruini: “Bacia il rosario? Afferma il ruolo della fede nello spazio pubblico”
“Sui migranti vale per Salvini, come per ciascuno di noi, la parola del Vangelo sull’amore del prossimo. Senza per questo sottovalutare i problemi che oggi le migrazioni comportano». Sbaglia a baciare il rosario? “Il gesto può certamente apparire strumentale e urtare la nostra sensibilità. Non sarei sicuro però che sia soltanto una strumentalizzazione. Può essere anche una reazione al politicamente corretto, e una maniera, pur poco felice, di affermare il ruolo della fede nello spazio pubblico”.

“Dopo i sacerdoti sposati avremo i sacerdoti divorziati?”
L’ex numero di due di Wojtyla parla anche dei “sacerdoti sposati”. E le sue posizioni sembrano distanti da quelle emerse dal sinodo sull’Amazzonia. “È una scelta sbagliata. E spero e prego che il Papa, nella prossima Esortazione apostolica post-sinodale, non la confermi”. Perché sbagliata?

“Le ragioni principali sono due. Il celibato dei sacerdoti è un grande segno di dedizione totale a Dio e al servizio dei fratelli, specialmente in un contesto erotizzato come l’attuale”. “Rinunciarvi, sia pure eccezionalmente, sarebbe un cedimento allo spirito del mondo, che cerca sempre di penetrare nella Chiesa, e che difficilmente si arresterebbe ai casi eccezionali come l’Amazzonia. E poi oggi il matrimonio è profondamente in crisi. I sacerdoti sposati e le loro consorti sarebbero esposti agli effetti di questa crisi, e la loro condizione umana e spirituale non potrebbe non risentirne”. Insomma, un prete divorziato sarebbe un guaio? “È così”.

Salvini ringrazia il cardinale
“Grazie al Cardinale Ruini, porta la voce di quella parte di Chiesa che chiede il dialogo persino con la Lega e con Salvini, perché dal punto di vista della difesa dei valori noi non molleremo mai. Così come non molleremo sul fatto che chi viene in Italia deve avere il permesso, i documenti, è sacrosanto accogliere chi scappa dalla guerra, ma in Italia non c’è casa e lavoro per tutti. Ringrazio Ruini”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, in una diretta Facebook dalle montagne del Trentino.

 

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