“Romano neo terrorista”, bagarre in Aula su parole leghista

Silvia Romano è una neo terrorista”. La frase di Alessandro Pagano, onorevole della Lega alla Camera dei deputati, fa scoppiare la bufera in Aula. Bagarre vera e momenti di tensione nell’emiciclo di Montecitorio, convocato per discutere sugli ordini del giorno in vista del decreto Rilancio, che dovrebbe essere (finalmente) in dirittura d’arrivo.

L’esponente del Carroccio durante il proprio intervento definisce “neo terrorista” la volontaria di Africa Milele, liberata e tornata nella sua casa di Milano dopo diciotto mesi di prigionia, durante i quali – come ampiamente scritto – ha cambiato nome in Aisha e si è convertita all’Islam; quando ha fatto rientrato in Italia all’aeroporto di Ciampino, indossava una lunga e larga tunica tipica del credo religioso islamico.

Pagano interviene attaccano il governo, dicendo che ha “una volontà antireligiosa fortissima… quando poi però è arrivata la neo terrorista…”. Appena Pagano pronuncia queste parole, non interviene il presidente della Camera Roberto Fico, ma la presidente di turno, che è Mara Carfagna: la politica di Forza Italia nel suo ruolo di “arbitro” riprende l’onorevole leghista, definendo “improprio” e “inaccettabile” quanto detto. Pagano, dunque, si difende dicendo di aver semplicemente citato quando scritto da un quotidiano: “Stavo citando un giornale…volevo evidenziare la differenza dell’atteggiamento verso alcuni luoghi di culto, anche dell’Islam moderato…”.

Il Partito Democratico coglie la palla al balco e si prodiga in una protesta veemente. Il dem Emanuele Fiano prende parola dal proprio scranno e si scaglia contro il collega della Lega, accusandolo di aver detto una “calunnia” nei confronti di una ragazza che è stata tenuta prigioniera da un gruppo di terroristi: “È inaccettabile calunniare una ragazza prigioniera di una banda di terroristi. In assenza di qualsiasi prova di fatto, Silvia Romano è stata interrogata e nulla è emerso e non è accettabile che venga tacciata di un reato secondo il codice penale italiano ed è inaccettabile che qualcuno pensi che in quest’Aula si spossa permettere di calunniare una persona che per diciotto mesi è stata prigioniera dei terroristi”.

A Fiano hanno fatto eco sui social il compagno di partito Matteo Orfini – “Un parlamentare leghista ha appena definito in aula Silvia Romano una “neo terrorista”. Loro sono solo dei vecchi razzisti e degli squallidi sessisti. Solidarietà a Silvia Romano” – e il renziano Luigi Marattin: “L’on. Alessandro Pagano (Lega) – in un intervento qui alla Camera pochi istanti fa – ha appena definito ‘neo-terrorista’ Silvia Romano. È stato uno dei momenti più bassi del Parlamento di questa Repubblica. Che pur ne ha visti tanti, soprattutto da un po’ di tempo a questa parte”.

Fonte : ilgiornale.it