Rissa Vannacci-Parenzo, gelo in studio: “Mi hanno detto che hai comprato…”

Il dibattito politico italiano non dorme mai, e l’ultima schermaglia a tenere banco è andata in scena sul palcoscenico di “L’Aria che Tira” su La7. Protagonisti, ancora una volta, il generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega, e il giornalista e opinionista David Parenzo. Ma questa volta, la miccia è stata innescata da un tema apparentemente lontano dai consueti scontri politici: la Tesla di Elisabetta Piccolotti.

L’episodio, andato in onda martedì 6 maggio, ha visto Vannacci, in collegamento da Strasburgo, spostare l’attenzione dalle complesse dinamiche politiche tedesche a un’ironica frecciata rivolta a Parenzo. “Mi hanno detto che hai comprato la Tesla di Elisabetta Piccolotti. Kamal, il tuo autista, è disperato: non sa guidarla”, ha chiosato il generale, con il suo consueto stile diretto.

Un’auto elettrica, una vecchia polemica

La battuta ha riacceso i riflettori su una vicenda che aveva già fatto discutere mesi fa: l’acquisto della Tesla da parte della deputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Elisabetta Piccolotti. L’auto elettrica, simbolo della transizione ecologica, aveva sollevato critiche soprattutto per le posizioni assunte da Elon Musk, proprietario di Tesla, su diversi temi politici.

Il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, aveva cercato di prendere le distanze, mentre la Piccolotti aveva dichiarato di aver comprato l’auto in tempi “non sospetti” e di volerla vendere alla scadenza del leasing.

Parenzo spiazzato, l’ironia di Vannacci dilaga

La reazione di Parenzo alla provocazione di Vannacci è stata immediata, ma forse meno incisiva del solito. “Non ho comprato nessuna macchina”, ha risposto con un sorriso imbarazzato. Vannacci, però, non si è fermato, continuando a scherzare sul presunto acquisto e definendo Parenzo “adepto del Muskismo”.

L’episodio ha scatenato l’ilarità in studio e sui social media, dimostrando ancora una volta la capacità di Vannacci di utilizzare l’ironia come strumento di lotta politica.

La politica che si fa con i simboli

La battuta, apparentemente leggera, tocca un nervo scoperto della comunicazione politica contemporanea: la coerenza tra ideologia e stile di vita. L’acquisto di una Tesla, simbolo di ambientalismo, diventa un “boomerang” quando il proprietario dell’azienda, Elon Musk, assume posizioni controverse. Vannacci, abile conoscitore dei simboli, non si è lasciato sfuggire l’occasione per sfruttare questa contraddizione.

L’episodio offre una lezione di comunicazione politica in tempo reale, dimostrando come anche un dettaglio come un’automobile possa diventare terreno di scontro, mettendo in discussione la credibilità di un avversario e rinfocolando polemiche apparentemente sopite.

Un talk show, un palcoscenico di spettacolo

“L’Aria che Tira” si conferma ancora una volta un contenitore di analisi politica e di momenti di puro spettacolo, in cui le dinamiche personali si intrecciano con le ideologie. La battuta di Vannacci, pur nella sua leggerezza, ha innescato un dibattito che va oltre la semplice polemica politica, toccando temi come la coerenza, l’immagine e il potere dei simboli nella comunicazione moderna. E, ancora una volta, il pubblico è stato coinvolto in un’intricata partita a scacchi giocata a colpi di battute e provocazioni.

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