“Rischio esplosione di violenza”. Ora Open Arms teme i migranti

 

Su Open Arms la tensione comincia a salire. La nave dell’ong spagnola è a largo di Lampedusa nell’attesa che venga comunicato un porto di sbarco.

Nonostante sia stato notificato il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane, l’imbarcazione continua a stazionare a poche miglia nautiche da Lampedusa. Come abbiamo ricordato in questi giorni, diversi volti noti del cinema (uno su tutti Richard Gere) hanno appoggiato la missione dell’ong e hanno chiesto lo sbarco. Ma di fatto tra queste voci c’è quella isolata di Javier Bardem che invece ha chiesto uno sbarco in Spagna sottolineando che si tratta di una ong iberica. Fin qui i fatti. Ma in questa situazione c’è un retroscena inquietante. E a svelarlo è stato proprio il fondatore di Open Arms, Oscar Camps. “Tra mezzora potrebbe scatenarsi una rissa” a bordo dell’imbarcazione, da tredici giorni abbandonata al proprio destino dalle autorità europee.

I 19 membri dell’equipaggio tentano a fatica di contenere i contrasti che nascono “sul cibo, su posti all’ombra o al sole, per la fila verso i bagni, due in un spazio complessivo di 180 metri quadri, e molti non possono chiamare i propri cari a casa”, ha affermato Camps. Poi lo stesso fondatore dell’ong mette in chiaro ancora di più la situazione a bordo della nave: “Il quadro è destinato a deflagrare in una esplosione di violenza e ciò – ha aggiunto Camps – trasformerebbe il tutto in una tragedia”.

Parole che alzano il velo sui veri timori da parte dell’equipaggio. Il nervosismo continua a crescere e gli stessi uomini di Open Arms iniziano a temere episodi di violenza sul ponte della nave. Dalla Spagna (e anche dall’Europa) continua ad arrivare un assordante silenzio. Il peso della gestione dei flussi migratori ricade (ancora una volta) tutto sull’Italia. Salvini ha già fatto sapere che i porti italiani resteranno chiusi. Il Viminale ha però accordato lo sbarco per alcuni migranti con problemi di salute. In questo momento nel Mediterraneo c’è anche la Ocean Viking, l’ammiraglia delle ong. la nave di Msf e Sos Mediterranée ha a bordo circa 350 migranti salvati in diverse operazioni negli ultimi giorni. La Ocean Viking proprio ieri ha rifiutato lo sbarco a Tripoli e si è allontanata dalle acque libiche. Molto probabilmente farà rotta su Malta o sull’Italia. E anche per l’ammiraglia ong è scattato il divieto di ingresso nelle nostre acque. A differenza della Open Arms, la Ocean Viking sarebbe quasi a corto di carburante dato che qualche giorno fa aveva chiesto un rifornimento (poi negato) a Malta. L’equipaggio aveva fatto sapere che avrebbe avuto autonomia per altri 10-12 giorni. Adesso il carburante potrebbe essere quasi terminato e dunque l’ong tornerà a chiedere un porto di sbarco in tempi brevi.