Rincari, in arrivo il nuovo decreto: limiti al riscaldamento e bonus per le bollette

Con la guerra in Ucraina e il caro bollette sullo sfondo, il governo Draghi starebbe lavorando ad un nuovo decreto per i risparmi sui consumi e un bonus sociale allargato per le famiglie a basso reddito. Il piano d’emergenza seguirà le altre norme approvate nei mesi scorsi in cui l’esecutivo aveva stanziato 16 miliardi di euro per fronteggiare i rincari.

Nuovo decreto contro i rincari

Per ovviare all’aumento del costo dell’energia previsto anche per il secondo semestre, in maggioranza c’è chi preme per un nuovo scostamento di bilancio. Un’ipotesi che trova però contrario il Ministero dell’Economia che ritiene prematuro incrementare l’indebitamento senza conoscere almeno qualcosa in più sui tempi della crisi ucraina.

Per quanto riguarda i contenuti, il provvedimento dovrebbe contenere norme per abbassare le temperature massime consentite del riscaldamento negli edifici ma anche per cambiare gli orari di accensione nei condomini in base alle zone e ridurre il consumo di luce negli uffici pubblici.

Allo studio c’è anche l’ampliamento del bonus sociale per le famiglie a basso reddito, la possibile introduzione di un tetto sui prezzi del gas e l’ipotesi di staccare il mercato dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili rispetto a quello del gas. In arrivo ci sarebbe anche la tassa sui profitti realizzati dalle società elettriche.

Nuovo decreto contro i rincari: “Coordinazione a livello europeo”

Secondo alcuni, per il decreto si dovrà attendere il prossimo Consiglio europeo fissato per il 24 e il 25 marzo 2022.

Fonti del Ministero dell’Economia hanno infatti spiegato che “non ci possono essere fughe in avanti rispetto all’Europa e occorre agire coordinandoci a livello europeo, altrimenti tecnicamente non possiamo partire“. Se infatti l’economia europea dovesse indebolirsi in conseguenza del conflitto russo-ucraino, occorrerà una risposta di bilancio che non può avvenire a livello nazionale. “Noi abbiamo speso 16 miliardi già ora per per mitigare l’effetto dei rincari, quindi bisogna che sia una risposta Europea“, ha spiegato la stessa fonte.