Ricatto hard a un politico del Pd: in manette una donna albanese per revenge porn (video)

Una operatrice socio-sanitaria dell’ospedale di Empoli aveva architettato un piano per estorcere decine di migliaia di euro a un esponente politico del Pd. E’ stata quindi denunciata per estorsione e per il reato di Revenge porn. 

La notizia è uscita oggi sul quotidiano La Nazione. «Se non mi dai 50 mila euro diffondo quel video a tutti, anche ai tuoi avversari politici». Recitava così il messaggio WhatsApp arrivato sul telefono cellulare dell’esponente dem. Tuttavia, secondo la ricostruzione del quotidiano, il video in effetti non era allegato.

Il quotidiano toscano ha rivelato anche l’identità del ricattato. Si tratta del presidente del Consiglio Comunale di Poggibonsi, Franco Gallerini.

La donna avrebbe mandato questa richiesta senza alcun appiglio apparentemente logico. Gallerini ha spiegato che la signora albanese ha mandato il messaggio a casaccio, chiedendo quella cifra spropositata solo per intimorirlo.

La donna albanese accusata di Revenge porn

«Ha tentato di fare un ricatto nella speranza che io ci cascassi. Invece sono andato dai carabinieri», ha detto il 60enne politico toscano. Non esiste, infatti, nessun legame tra i due. Non è una ex amante, ma solo una mitomane. Gallerini ha anche escluso di conoscere la ricattatrice. «Non ho nulla da nascondere», ha ribadito al quotidiano. Piuttosto, quello che ha spaventato il consigliere comunale dem è che i messaggi fossero ricchi di dettagli su dove l’uomo abitasse con la famiglia. Dettagli che hanno portato a denunciare il tutto ai carabinieri.

Il racconto del politico del Pd: “Non nulla da nascondere”

Dopo la denuncia, gli uomini dell’Arma hanno teso la trappola alla ricattatrice. Hanno invitato il politico Pd a rispondere ai messaggi, farsi vedere disposto a pagare la donna. Gallerini ha quindi risposto al messaggi, fissando il luogo e l’ora dell’incontro. Con lui, però, sono andati anche i carabinieri, che hanno arrestato la donna e sequestrato lo smarphone dal quale erano partiti i messaggi. La ricattatrice, adesso, dovrà rispondere dei reati di estorsione e revenge porn.