Come si sa in queste settimane è cominciata la programmazione estiva sulle varie emittenti nazionali. In particolare la Rai ha cominciato a proporre la sua programmazione per la bella stagione sin dall’inizio del mese di giugno, e tra i programmi che anche quest’anno sono stati confermati c’è UnoMattina Estate, in questa stagione condotto da Maria Soave e Massimiliano Ossini.

La Soave la conosciamo tutti perchè è una giornalista tra le più conosciute e conduttrice anche del Tg1, mentre Ossini è anch’egli giornalista e tra i conduttori più amati d’Italia. Tra i due conduttori si è instaurato un bellissimo rapporto lavorativo, ma in queste ore i due hanno dovuto purtroppo commentare un grave fatto di cronaca avvenuto nel nostro Paese che ha scosso tutti gli italiani, vediamo di cosa si tratta.

La triste notizia in diretta Tv

Nel corso della puntata del 2 agosto sono stati come sempre tanti i temi trattati ad UnoMattina Estate. I conduttori hanno affrontato il problema del bullismo, che ormai dilaga nelle maggiori città italiane e non solo, fenomeno a cui le autorità stanno cercando di mettere un freno con tantissimi strumenti ad hoc studiati dalla legge.

Uno di questi è il cosiddetto “Daspo Willy” che praticamente esclude dalla vita sociale per un periodo che va da uno a due anni chi si rende protagonista di atti particolarmente cruenti nei confronti di terze persone, il provvedimento riguarda sia minoni che non. Altro argomento trattato è stato quello del bodyshaming.

Ma ovviamente non si poteva ignorare l’argomento che ricorre nella giornata del 2 agosto, ovvero quello della strage di Bologna avvenuta il 2 agosto di 42 anni fa“È un anniversario molto importante per l’Italia. Sono trascorsi più di quarant’anni da quel giorno, che ricordiamo con queste immagini che ci riportano indietro nel tempo” – così hanno detto Ossini e la Soave rivolgendosi al pubblico, e dopo di ciò sono comparse sullo schermo le immagini di quel drammatico giorno, quando una bomba esplode alla stazione centrale di Bologna nel cosiddetto “periodo del terrore”. A seguito delle immagini di quel giorno, l’inviato dalla stazione di Bologna ha fatto inquadrare l’ala ovest dove erano collocate la maggior parte delle vittime ed un focus particolare sull’orologio, oggi fermo alle 10:25, ora della strage.