RAGAZZI DISPERSI NEL FIUME, L’ANNUNCIO POCO FA: “TROVATO”

Non si fermano le ricerche dei tre ragazzi scomparsi nella giornata del 31 maggio sul fiume Natisone in Friuli-Venezia Giulia. Si tratta di Patrizia Cormos, 20 anni, Bianca Doros 23 anni e il suo fidanzato 25enne. I tre ragazzi si trovavano nel letto del fiume quando sono stati colpiti dalla piena.

Patrizia studiava presso l’Accademia delle Belle Arti Tiepolo di Udine ed era iscritta al corso di Interior Design. Nelle scorse ore è stata proprio la mamma di quest’ultima a spiegare alla stampa nazionale come avesse suggerito alla figlia di non andare con gli altri ragazzi perchè era stanca.

La madre aveva poi acconsentito visto che la figlia insisteva con il recarsi con gli amici. I soccorritori hanno trovato l’auto, una Bmw con targa rumena. I ragazzi sono tutti originari della Romania e Patrizia era nata a Colleferro ma da tempo risiedeva in provincia di Udine con la famiglia.

Dal 31 maggio non si fermano le ricerche anche se le speranze di trovare in vita i tre ragazzi divengono di ora in ora sempre più flebili. I ragazzi sono stati visti l’ultima volta proprio dai Vigili del Fuoco che hanno tentato un disperato tentativo di salvataggio dopo gli allarmi arrivati alla centrale operativa.

Purtroppo i ragazzi non sono riusciti ad agganciare le corde lanciate dai Caschi Rossi e sono stati visti abbracciati tra di loro al centro del fiume in un vano, quanto estremo tentativo di reggere la forza dell’acqua che si faceva sempre più impetuosa.

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale è stato ritrovato proprio in queste ore il cellulare utilizzato proprio da Patrizia per chiamare i soccorsi. Infatti prima dell’allarme dei passanti era giunto alla centrale operativa dei Vigili del Fuoco proprio la richiesta di soccorso da parte di Patrizia.

La localizzazione del cellulare è stata possibile in quanto i soccorritori hanno utilizzato un done dotato di tecnologia di ultima generazione che consente di localizzare il segnale di un cellulare anche se spento. Il segnale aveva agganciato una cella telefonica lì vicino.

Il ritrovamento è avvenuto nella tarda mattinata vicino all’argine del torrente, non lontano dal ponte Romano. Nel frattempo, le ricerche iniziate in mattinata con gli elicotteri e i droni della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, proseguono nella speranza di trovare i giovani al più presto.

Si diceva che sono poche le speranze di trovare i ragazzi ancora in vita anche se non è escluso che comunque possano essere riusciti a mettersi in salvo magari facendosi trascinare da un tronco. Una vicenda abbastanza delicata. Tra l’altro in zona ci sono i cartelli che vietano anche la balneazione nel fiume che solitamente è soggetto a piene improvvise come quella accaduta in queste ore anche a causa del maltempo.

“Non siamo in un periodo di piene, ma chiunque abiti qua e conosca questo fiume, che può registrare un aumento del livello dell’acqua molto rapido proprio come un torrente, non si sarebbe mai azzardato a scendere sul greto in una giornata come questa” – così ha informato il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata.

“Probabilmente quei ragazzi non hanno resistito alla sua forza attrattiva, come moltissime persone in altri periodi dell’anno, senza rendersi conto del rischio che correvano” – questa la conclsine del primo cittadino. Le ricerche continueranno sino a quando sarà necessario anche nei prossimi giorni anche perchè si spera che il fiume possa sgonfiarsi.