RAGAZZA DI 16 ANNI DAL DENTISTA, IL RACCONTO DA BRIVIDI

 

Una ragazza di 16 anni si è recata dal dentista, amico di famiglia, un  professionista 63enne , peraltro molto stimato a  Tor Vergata,  città in cui opera.  Ovviamente per ragioni di privacy, al fine di tutelare la minore, abbiamo scelto di chiamarla Alice, nome di fantasia, in modo da ricostruire senza problemi la sua storia che è iniziata il 3 agosto 2021, giorno in cui lei, accompagnata dal nonno, si è presentata presso lo studio odontoiatrico per una visita di controllo e per effettuare la pulizia dei denti.

Quando la ragazza rimane da sola con lui,  di cui si fida, con cui si sente a suo agio, il dentista inizia a toccarle la  gamba scoperta mentre è sdraiata sul lettino, sino a quando lui inizia ad abusare di lei. Un racconto dell’orrore, messo nero su bianco sulla denuncia che la 16enne ha effettuato, dopo la diagnosi di un forte stato d’ansia provocato da un disturbo post-traumatico. 

sfruttando lo stato confusionale della ragazzina, il dentista , come riportato nel capo di imputazione, le toglie gli occhiali da vista, con la scusa di dover effettuare una  manovra odontoiatrica temporo mandibolare. Proprio su questa, in aula, dove è stato chiamato a processo, dovendo rispondere di maltrattamenti, ha fatto leva l’avvocato difensore della ragazzina.

 

Il legale ritiene che tale manovra non era necessaria, e che è stata una scusa attuata dal dentista per abusare della 16enne. Va precisato che il sedicente odontoiatra di Tor Vergata, ad aprile 2022 ,  aveva avuto i domiciliari, in quanto il gip Pierluigi Balestrieri  aveva rimarcato la pericolosità del soggetto e la sua mancanza di autocontrollo.

Nell’ordinanza, come riportato da Il Messaggero, che ci ha reso contezza dei fatti in modo davvero molto dettagliato, riguardo al dentista si legge: “Non ha esitato, al fine di soddisfare ad ogni costo la propria concupiscenza, a insidiare una propria paziente, in quel momento del tutto indifesa”. Si è trattato di un  caso di violazione dei doveri deontologici della professione odontoiatrica, approfittando delle  condizioni di vulnerabilità di Alice e del rapporto di fiducia che lega paziente e medico, oltre al fatto che il medico era un amico di famiglia. I genitori della minore, parlando con il 63enne accusato, hanno dichiarato che lui si è semplicemente limitato a dire che non era a conoscenza della minore età della ragazza.