Questi condizionatori saranno vietati dal 2027: perché e cosa fare se ne hai uno
A partire dal 2027, l’Unione Europea introdurrà un importante giro di vite sui refrigeranti utilizzati nei sistemi di climatizzazione, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e contrastare il riscaldamento globale. La normativa, decisa per limitare l’uso di gas fluorurati, avrà un impatto significativo su pompe di calore e impianti di condizionamento, soprattutto sui refrigeranti più diffusi come l’R32.
Cosa prevede la nuova normativa
Secondo quanto riportato da Money.it, tra le misure principali, ci sarà l’eliminazione graduale dell’R32, un refrigerante che contribuisce in modo sostanziale al riscaldamento globale a causa del suo elevato GWP (potenziale di riscaldamento globale). In particolare, le pompe di calore aria-acqua monoblocco con potenza fino a 50 kW, comunemente installate in abitazioni e piccoli edifici, non potranno più essere realizzate con l’R32 a partire dal 2027.
Tuttavia, per quanto riguarda condizionatori e pompe di calore aria-aria, l’uso dell’R32 sarà ancora consentito per alcuni anni, con scadenze successive che ne prevedono l’eliminazione definitiva.
Quali sono le date chiave
- Dal 2025: sarà vietato utilizzare gas fluorurati con GWP superiore a 750 in sistemi monosplit con meno di 3 kg di refrigerante. Questo significa che molti refrigeranti tradizionali saranno progressivamente sostituiti con alternative più ecocompatibili.
- Dal 2027: entrerà in vigore il divieto di impiegare refrigeranti con GWP superiore a 150 nei condizionatori monoblocco con potenza inferiore a 12 kW. I refrigeranti con GWP fino a 750 potranno essere ancora utilizzati, ma solo se non esistono alternative più sicure.
- Dal 2035: il divieto sarà esteso a tutte le pompe di calore split, con alcune eccezioni legate alla sicurezza.
- Dal 2026: inoltre, sarà vietato l’uso di gas fluorurati nei sistemi di climatizzazione destinati all’esportazione verso paesi che non aderiscono al Protocollo di Montreal, a meno che non siano necessarie per motivi di sicurezza.
Impatto sui cittadini e sugli investimenti
Questa nuova normativa comporterà inevitabilmente un cambiamento nelle abitudini di consumo e nella gestione degli impianti di climatizzazione da parte dei cittadini e delle imprese. I proprietari di pompe di calore con refrigeranti attuali come l’R32 non saranno obbligati a sostituire immediatamente i loro impianti, potendoli utilizzare fino alla fine del ciclo di vita previsto. Tuttavia, a lungo termine sarà necessario pianificare la sostituzione con sistemi più ecosostenibili, considerando anche i costi di investimento.
Inoltre, sarà possibile continuare a ricaricare i sistemi esistenti con l’R32 fino alla completa eliminazione prevista dalle scadenze di legge, garantendo così la continuità di funzionamento senza obblighi immediati di cambiamento.
Conclusioni
Le nuove normative dell’UE segnano un passo importante nell’impegno per la tutela dell’ambiente, portando a una stretta sull’uso di gas fluorurati con elevato GWP. I cittadini, le aziende e i professionisti del settore dovranno adeguarsi pianificando una transizione verso tecnologie di condizionamento più sostenibili. Il futuro, quindi, si orienta verso impianti più ecocompatibili, in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e di miglioramento della qualità dell’aria a livello europeo.