Putin accusa l’Occidente: “Distruggere la cultura russa ricorda i roghi dei libri da parte dei nazisti”

Dopo aver definito “illegittime” le sanzioni imposte alla Russia, Putin è tornato ad attaccare l’Occidente. Le sue parole fanno discutere.

Putin accusa l’Occidente e lo paragona ai nazisti
Putin non sembra intenzionato a fermare la guerra in Ucraina e i negoziati procedono con non poche difficoltà.

L’Occidente pensa a nuove misure per supportare l’Ucraina e frenare la Russia, ma il presidente Vladimir Putin sembra non demordere, restando fermo sui suoi obiettivi e continuando ad attaccare Europa e Usa.

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Il presidente russo accusa l’Occidente di distruggere la cultura russa e dichiara: “L’ultima volta sono stati i nazisti in Germania, circa 90 anni fa, a condurre una tale campagna di distruzione della cultura indesiderabile”.

In un incontro organizzato dal Cremlino con diversi esponenti del mondo culturale russo, ha ribadito il paragone tra Occidente e nazisti e ha aggiunto: “Ci ricordiamo bene delle immagini dei libri bruciati nelle piazze“.

Solo poche settimane prima aveva criticato le sanzioni dell’Occidente , dichiarando: “L’aumento dei prezzi del petrolio e del gas non è dovuto alla Russia, ma alle politiche dell’Occidente”. Quindi aveva aggiunto: “La pressione delle sanzioni è sempre esistita, ma l’economia russa si adatterà alla nuova situazione e rafforzerà l’indipendenza e la sovranità.

Noi non ci isoleremo da nessuno. Siamo aperti a lavorare con tutti i nostri partner stranieri che vogliono farlo”.