Privilegi senza fine: dodici uomini di scorta per le vacanze di Napolitano

Da non crederci. Ma che ci fanno dodici poliziotti alla corte di Re Giorgio Napolitano. L’ex presidente della Repubblica se ne va in vacanza in Toscana e bisogna garantirgli un esercito per il sollievo estivo? La notizia fa clamore e indigna chi si batte ogni giorno per garantire sicurezza ai cittadini attraverso un uso corretto delle risorse umane. In prima linea, Fabio Conestà, leader del sindacato di polizia Mosap, che usa parole durissime.

Uno spreco di denaro pubblico
”Con tutto il rispetto per il Presidente Emerito Giorgio Napolitano, ma 12 uomini di scorta per le vacanze in Toscana mi sembra uno spreco di denaro pubblico, di forze che possono essere impiegate sui territori. Sinceramente solo in Italia una cosa del genere ovvero un plotoncino di validissimi uomini per scortare l’ex presidente, oggi emerito, Giorgio Napolitano”. E’ questa la critica del segretario generale del sindacato di polizia Mosap, Fabio Conesta’ all’ eccessiva tutela su Giorgio Napolitano.

Dare la scorta a chi ne ha effettivamente bisogno
Secondo Conesta’, che gia’ ha criticato piu’ volte l’uso indiscriminato delle scorte, ”queste ultime devono essere date a chi effettivamente rischia la vita, a chi vede incombere la minaccia di morte con effettivo rischio per la vita della persona cui e’ assegnata la scorta, un concetto questo fino ad oggi disatteso”. Per il Mosap ”sarebbe importante investire sul controllo del territorio che e’ fondamentale. Non dimentichiamo, per esempio parlando di Roma, che ci sono commissariati con una competenza d’area territoriale enorme che hanno appena una macchina e non riescono a garantirne il controllo. Ecco, forse e’ il caso, oltre che dare le scorte a chi effettivamente ne ha bisogno per pericolo di vita, anche dare un segnale ai cittadini che i commissariati sono presidi h24 e che tutelano la loro sicurezza – conclude Conesta’ – ma rafforzandoli con uomini e mezzi”