PRIMO SETTEMBRE 2022, ARRIVA LA STANGATA PER GLI ITALIANI: QUESTA PROPRIO NON CI VOLEVA

L’estate sta finendo e gli italiani ne approfittano degli ultimi giorni di sole per dedicarsi alle giornate in spiaggia, alle uscite fino a tarda sera in compagnia degli amici, all’insegna del divertimento.

Un’estate rovente, quella che sta passando, con temperature alle stelle. Purtroppo in autunno la situazione, per le famiglie del nostro Paese, sarà rovente anch’essa… ma non sul fronte dei termometri.

Al rientro dalle ferie, oltre al ritorno alla routine che, come autonomi, ci porta a barcamenarci forsennatamente tra mille impegni lavorativi, scolastici, sportivi etc, ad attendere gli italiani ci sono brutte sorprese.

Parlo di stangate in arrivo per cui, prepariamoci già da ora all’effetto che la crisi umanitaria, divenuta economica, sta producendo. La cosa non stupisce più di tanto, dato che in tanti prevedevano già un possibile quadro drammatico sotto l’aspetto delle finanze.

Insomma, dopo il dolce, assaporato durante le vacanze, è tempo di fare i conti con vertiginosi aumenti di prezzi e tariffe che stanno per abbattersi sugli italiani. Già si parla di “stangata d’ autunno”. Vediamo, più in dettaglio, cosa ci attende nei prossimi mesi.

L’allarme arriva dal Codacons che ha calcolato le spese che gli italiani dovranno affrontare al rientro dalle vacanze estive. Si parte delle spese alimentari, con un incremento dei prezzi del 10% su base annua. Una famiglia composta da 4 persone si troverà a spendere, mediamente, 172 euro per rimpinguare il frigorifero al rientro dalle ferie, con un aumento di circa 16 euro rispetto ai prezzi della stessa spesa che avrebbe effettuato nel 2021.

Capiamo bene quanto sia forte l’aumento del costo dei beni di prima necessità. Passiamo al rifornimento del gasolio. I prezzi sono aumentati, anche in questo caso, del 16% rispetto al 2021, mentre la benzina costa il 6% in più. Una situazione assurda che, per un pieno, ci porta a spendere 87 euro. Se il 20 settembre non verrà rinnovato il taglio delle accise sui carburanti, la situazione sarà davvero fuori controllo, perché la benzina potrebbe schizzare a  2,054 euro al litro,  mentre il gasolio a 2,049 euro/litro il gasolio.

Chi non ha la fortuna di avere un appartamento di proprietà, deve fare i conti con i mutui e anche in questo settore ci sarà, molto probabilmente, un aumento dei tassi dello 0,50% per contrastare l’inflazione in forte rialzo. I mutui con tasso variabile avrebbero una spesa aggiuntiva di 42 euro al mese che, in un anno, sono 500 euro.  Sul fronte bollette, ormai da diverso tempo si parla di maxi- rincari  che, nella migliore delle ipotesi, vedrebbero la luce aumentare del 15%  mentre il gas del 20%.

Questo forte aumento delle bollette di luce e gas andrà a colpire le imprese con pochi dipendenti, in particolare quelle del settore ristorazione che si troveranno, a parità di consumi, a spendere quasi 2 miliardi di euro in più.  Ma non è finita qui perché i rincari sono previsti anche per il settore scolastico, con prezzi aumentati del 7% sui prezzi di diari, libri, quaderni, astucci e altro materiale utile per l’istruzione. Ovviamente la spesa familiare per i prezzi del corredo cresce se si scelgono prodotti griffati.

Se a queste spese si aggiungono quelle dei libri di testo, per ogni studente si raggiungerebbero i 1300 euro. Per fronteggiare i rincari, le famiglie stanno riducendo i consumi anche nel settore alimentare e questa situazione, purtroppo, è destinata a peggiorare con l’arrivo dell’autunno. E’ per questo che urge un intervento del nuovo governo, magari partendo dal taglio dell’Iva sui beni primari, come quelli alimentari.