Primo Maggio: Landini accusa il governo, ´´Così ci state rovinando il futuro”

In occasione del Primo Maggio, il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, ha lanciato un duro atto d’accusa contro il governo Meloni, denunciando le criticità del mercato del lavoro italiano e proponendo soluzioni concrete per affrontare le sfide attuali. L’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica ha offerto un quadro dettagliato della situazione, con un focus particolare sulla sicurezza sul lavoro, l’occupazione giovanile e la precarietà.

“Non è tempo di propaganda, ma di risposte concrete”, ha dichiarato Landini, sottolineando come il Primo Maggio debba essere un momento di riflessione e azione, non di vuoti slogan. L’aumento dei morti e degli infortuni sul lavoro, riconosciuto anche dalla Presidente del Consiglio, è per il leader sindacale una chiara dimostrazione dell’inefficacia delle politiche governative in materia di sicurezza.

La sicurezza sul lavoro: un investimento, non una spesa

Landini ha ribadito la necessità di considerare la salute e la sicurezza dei lavoratori come un investimento, non come un costo da ridurre. “La salute dei lavoratori riguarda i diritti fondamentali: il diritto alla vita, alla dignità e a un’occupazione equamente retribuita,” ha affermato. Per migliorare la situazione, la CGIL propone misure concrete:

  • Eliminazione dei subappalti a cascata: Landini ha sottolineato come questa pratica indebolisca le tutele dei lavoratori e favorisca il ribasso della qualità del lavoro.
  • Stop agli appalti al massimo ribasso: Queste modalità, secondo il segretario, aumentano i rischi e peggiorano le condizioni lavorative.
  • Assunzione di un maggior numero di ispettori del lavoro e medici Inail: Per rafforzare i controlli e la prevenzione.
  • Istituzione di una Procura speciale per i reati legati alla sicurezza sul lavoro: Inclusa l’introduzione del reato di “omicidio sul lavoro”.

Giovani in fuga e precarietà dilagante

Landini ha puntato il dito contro il fenomeno dell’emigrazione giovanile, definendolo un “allarme sociale”. Citando dati che evidenziano la fuga di oltre 550.000 giovani dal 2011 al 2023, di cui il 43% laureati, il leader sindacale ha accusato il governo di aver ampliato la precarietà lavorativa, con un aumento dei contratti a termine, spesso di breve durata, e delle formule part-time non richieste.

Disoccupazione femminile ai minimi storici europei

La situazione si aggrava ulteriormente per le donne. Landini ha denunciato il tasso di occupazione femminile più basso d’Europa, sottolineando come sia inaccettabile che nel 2025 le donne siano costrette a scegliere tra lavoro e famiglia. La CGIL chiede misure strutturali per favorire l’ingresso e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro, come politiche di conciliazione più efficaci, investimenti nei servizi di cura e incentivi per le aziende che promuovono l’occupazione femminile stabile.

L’appello al voto: cambiare rotta attraverso la partecipazione

In conclusione, Landini ha invitato i cittadini a partecipare attivamente alla vita democratica del Paese, in particolare ai lavoratori e ai giovani, esortando a votare l’8 e 9 giugno. “Quei referendum sono l’occasione per cambiare rotta e rimettere al centro la dignità del lavoro,” ha dichiarato. L’obiettivo della CGIL è trasformare il Primo Maggio da evento simbolico a momento di vera mobilitazione per i diritti dei lavoratori, spingendo la politica ad ascoltare le istanze del mondo del lavoro.

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