Prevost è Papa, Trump esulta: le reazioni dal mondo
L’attesa è finita. Dopo giorni di scrutini serrati, la fumata bianca si è alzata sul cielo di Roma, annunciando al mondo l’elezione del nuovo Pontefice. Il Conclave ha scelto il cardinale statunitense Robert Francis Prevost, che ha assunto il nome di Papa Leone XIV, segnando un momento storico senza precedenti: è il primo Papa americano della storia.
L’annuncio ha scatenato un’ondata di reazioni entusiastiche da ogni angolo del globo, con un’attenzione particolare rivolta agli Stati Uniti, dove la notizia è stata accolta con un misto di orgoglio nazionale e aspettative.
Trump: “Un Onore”
Tra i primi a celebrare l’elezione di Leone XIV, l’ex presidente americano Donald Trump ha affidato le sue congratulazioni a Truth Social: “Congratulazioni al cardinale Robert Francis Prevost. È un onore realizzare che è il primo Papa americano”. Parole che riflettono un sentimento di legittimo orgoglio per un evento di tale portata.
Orban: “Una Nuova Speranza”
Anche Viktor Orban, primo ministro ungherese, ha espresso il suo entusiasmo per l’elezione, unendo spiritualità e geopolitica in un tweet che recita: “Habemus Papam! Una nuova speranza. Dio benedica Papa Leone XIV”. Un messaggio che sottolinea l’importanza di questo momento per la Chiesa cattolica in un contesto internazionale complesso.
Media Americani in Festa
Negli Stati Uniti, la notizia è stata accolta con grande clamore. “Il primo Papa americano”, titolano a caratteri cubitali i principali giornali e network televisivi. La CNN, il New York Times, il Washington Post e Fox News hanno aperto le loro home page con la notizia, dedicando ampi approfondimenti al profilo di Prevost e alla portata storica della sua elezione. L’attenzione si concentra sulla sua provenienza e sul significato di un Papa americano per il futuro della Chiesa.
L’Eco Mondiale
Anche in Europa, l’elezione di Leone XIV ha generato grande interesse. Il britannico Guardian ha sottolineato la rottura con la tradizione europea, titolando “Abbiamo un Papa americano”. Reazioni positive sono giunte anche da Francia, Germania e da tutta l’America Latina, dove l’impegno missionario di Prevost in Perù è stato ampiamente ricordato.