Preso in Grecia il presunto killer di Villa Pamphili: identificato l’uomo visto con madre e figlia
Una svolta decisiva nel terribile caso di Villa Pamphili è arrivata a sorpresa: la polizia italiana, in collaborazione con le autorità greche, ha fermato un uomo ritenuto il principale sospettato per il duplice omicidio della donna e della bambina trovate senza vita nel parco romano.
Il fermo è stato eseguito sull’isola di Skiatos, in Grecia, dove l’uomo – la cui identità non è stata ancora resa pubblica – si era rifugiato dopo la tragedia. Si tratta di un cittadino americano, stessa nazionalità delle vittime, una donna e la neonata, entrambe trovate senza vita nel parco romano. La notizia è stata diffusa dal TG1 attraverso un comunicato ufficiale sui social media, confermando l’efficace operazione internazionale coordinata in tempi rapidi grazie a un mandato di arresto emesso dalla Procura di Roma.
Testimonianze e indagini decisive
Secondo quanto trapelato, il blitz delle forze dell’ordine è stato possibile grazie a testimonianze decisive che hanno permesso di collegare l’uomo alle vittime. Alcuni testimoni avevano riferito di averlo visto in compagnia della madre e della bambina nei giorni precedenti alla tragedia, nei pressi del parco di Villa Pamphili.
La vera svolta, tuttavia, sarebbe arrivata nelle ultime 48 ore, quando gli investigatori sono riusciti a identificare le vittime – due cittadine straniere – e, di conseguenza, a risalire all’identità del sospettato. La ricostruzione degli eventi si è fatta più chiara grazie anche all’analisi delle tracce digitali e alle testimonianze raccolte sul campo.
Tentativo di fuga e monitoraggio
Gli inquirenti avevano sospettato da giorni che l’uomo fosse fuggito all’estero subito dopo i fatti. Le sue mosse sono state monitorate attraverso il tracciamento del cellulare e l’analisi di alcune transazioni sospette. La localizzazione a Skiatos è stata confermata anche da una segnalazione di un residente locale, che aveva notato la presenza dell’uomo sull’isola.
Al momento del fermo, il sospettato non ha opposto resistenza, collaborando con le forze dell’ordine greche.
Prossimi passi: estradizione in Italia
L’uomo si trova ora sotto custodia in Grecia, in attesa delle pratiche per l’estradizione in Italia. Le autorità italiane sono già sul posto per seguire da vicino la procedura e raccogliere ulteriori prove che possano chiarire i motivi e le circostanze del duplice omicidio.