Porti il cane a fare pipì per strada? Scatta la multa da 160 euro ed ora è anche penale: è reato
Una multa di 157 euro per non aver pulito l’urina del cane ha scatenato un’accesa polemica a Torre del Benaco, in provincia di Verona. Protagonista della vicenda è un 44enne, sanzionato dalla polizia municipale per non aver ottemperato all’ordinanza comunale che impone la pulizia immediata dell’urina canina con acqua, pena una sanzione pecuniaria.
L’episodio, accaduto nei pressi di un ristorante, ha visto i due cani del 44enne urinare su un cestino. L’intervento della polizia municipale ha poi portato all’applicazione della multa, facendo immediatamente balzare la notizia all’attenzione dei media e suscitando reazioni contrastanti.
L’Aidaa (Associazione Italiana difesa animali e ambiente) ha espresso la sua ferma opposizione, definendo la multa “oltre il ridicolo”. Il presidente Lorenzo Croce ha invocato il buon senso del prefetto affinché il sindaco revochi queste “assurde ordinanze”. L’associazione ha annunciato che non lascerà passare inosservata la vicenda, valutando anche un ricorso al Presidente della Repubblica.
La vicenda di Torre del Benaco apre un dibattito più ampio sulla gestione dei bisogni dei cani in ambito urbano. Il comune veronese, infatti, non è l’unico ad aver adottato provvedimenti simili. Sempre più città impongono l’obbligo di pulizia dell’urina canina, con sanzioni che variano a seconda del regolamento comunale.
Ma le conseguenze per i proprietari di cani potrebbero essere ancora più severe. La condotta di consentire al proprio cane di urinare su beni altrui, come macchine o muri, potrebbe integrare il reato di imbrattamento previsto dall’art. 639 del codice penale. Le sanzioni in questo caso possono variare da una multa fino a 103 euro, fino ad arrivare a una reclusione da tre mesi a un anno e una multa fino a 3.000 euro se il fatto è commesso su beni di interesse storico o artistico.
La Cassazione, in una recente sentenza (n. 7082/2015), ha fornito un importante chiarimento in merito. La Corte ha stabilito che portare con sé una bottiglietta d’acqua per pulire l’urina del cane rappresenta un segno evidente della volontà di minimizzare i danni, potendo portare all’assoluzione dal reato di imbrattamento.
In definitiva, per i proprietari di cani, la prudenza è d’obbligo. Per evitare sanzioni amministrative e penali, è fondamentale rispettare le ordinanze comunali, pulire sempre l’urina del proprio cane e, come suggerito dalla Cassazione, avere sempre a portata di mano una bottiglietta d’acqua.