PORTA IL NIPOTINO AL MOLO, LO BUTTA IN ACQUA E LO OSSERVA MENTRE ANNEGA

L’orribile vicenda ha già fatto il giro del mondo, suscitando grande orrore e raccapriccio. Una signora 35enne aveva portato il nipotino di appena 3 anni al molo, per poi spingerlo volontariamente in acqua osservandolo annegare. Per il piccolo sono bastati appena pochi attimi prima di lasciarsi abbandonare alle acque gelide del lago.

Grazie all’arrivo tempestivo dei soccorsi sul posto, il bambino è stato recuperato ancora in vita dai subacquei, anche se in condizioni critiche. Il piccolo di appena 3 anni ha lottato strenuamente per una settimana tra la vita e la morte, ma alla fine per lui non c’è più stato nulla da fare: ecco gli ultimi aggiornamenti sul caso.

IL TERRIBILE OMICIDIO

Questo terribile delitto si è consumato nei giorni scorsi a Chicago, dove vivevano la 36enne Victoria Moreno ed il nipotino Josiah, vittima della brutale follia della donna. Quest’ultima, allontanatasi di nascosto da casa con il piccolo, si è recata al lago Michigan, dove in un raptus di follia ha spinto il povero Josiah, per poi limitarsi a vederlo annaspare tra le acque gelide del lago.

Lanciato immediatamente l’allarme, i soccorsi si sono precipitati sul posto e sono riusciti ad estrarre il piccolo dall’acqua ancora in vita, portandolo poi con urgenza al Lurie Children’s Hospital. Dopo una settimana in cui si è fatto il possibile per salvargli la vita, purtroppo il piccolo Josiah alla fine non ce l’ha fatta, morendo la scorsa domenica, 25 settembre.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la Moreno avrebbe rubato le chiavi dell’auto e sarebbe fuggita dalla propria abitazione senza che nessuno se ne accorgesse, per poi consumare l’efferato delitto agli occhi di alcuni testimoni. Questi ultimi hanno riferito di aver visto la donna guardarsi intorno prima di gettare il piccolo in acqua. All’arrivo sul posto delle forze dell’ordine, la donna ha inizialmente persino negato di conoscere il piccolo; subito dopo è stata arrestata sul posto e, vista la gravità dei fatti, il giudice le ha negato la libertà su cauzione.