“Perché la penso così”. Maurizio Landini torna sulle offese a Giorgia Meloni: gelo in diretta
Nuovo capitolo nella già accesa polemica tra Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, e Giorgia Meloni, presidente del Consiglio. La scena è stata il programma televisivo Realpolitik su Rete 4, dove i due protagonisti si sono affrontati in un confronto che ha riacceso le tensioni tra sindacato e governo.
Landini: “Meloni cortigiana? L’ho detto perché era lì a omaggiare Trump”
Il leader sindacale non ha fatto marcia indietro sulla frase che ha suscitato molte polemiche nelle ultime settimane, definendo Meloni “cortigiana” durante un intervento diretto e senza mezzi termini. La frase si riferiva alla visita della premier negli Stati Uniti e al suo incontro con Donald Trump, che Landini ha giudicato “atto di sudditanza politica e culturale” verso l’ex presidente americano.
“L’ho detto perché era lì a far parte di una corte a omaggiare il re Trump, l’imperatore di turno,” ha spiegato Landini, sottolineando di aver chiarito immediatamente in diretta le sue parole. Nessuna intenzione di scusarsi, dunque, e nessuna retromarcia.
Critiche alle politiche del governo e alle manifestazioni di piazza
Il segretario della CGIL ha colto l’occasione per criticare duramente l’atteggiamento della premier verso le proteste sociali. “Meloni sta sottovalutando quello che è avvenuto nelle piazze,” ha affermato, sottolineando la trasversalità delle manifestazioni, che coinvolgono anche elettori di centrodestra.
“Se uno non coglie questa trasversalità, vuol dire che non capisce cosa sta succedendo,” ha aggiunto Landini, auspicando un atteggiamento più umile da parte del governo. Secondo il sindacalista, le proteste sono un segnale di disagio diffuso, e il governo avrebbe dovuto ascoltarle e rispettarle.
Economia e superbonus: un fronte di scontro aperto
Nell’ultima parte dell’intervista, Landini ha affrontato anche il tema economico del superbonus edilizio, criticando la narrazione secondo cui la scarsità di risorse in Manovra sarebbe colpa di questa misura. “Il superbonus è stato votato e difeso da tutti,” ha detto, precisando che la Cgil aveva sempre sostenuto la necessità di porre dei limiti alla misura.
Le sue parole riaprono un fronte di scontro con il governo e con alcune forze politiche che avevano sostenuto il superbonus, alimentando il dibattito sulle risorse e le priorità della manovra economica.
Il futuro dello scontro
Il confronto tra Meloni e Landini sembra destinato a proseguire, con il sindacalista che continua a rappresentare la voce del disagio sociale e la premier che rivendica la sua leadership internazionale e le scelte economiche del governo.
Dal canto suo, il governo non ha ancora risposto ufficialmente alle ultime dichiarazioni di Landini, ma filtrano fastidio e insofferenza per quanto considerato un’offesa personale e istituzionale.
Mentre la tensione politica si mantiene alta, il dibattito tra rappresentanza sociale e leadership politica si fa sempre più acceso, con il rischio di un ulteriore allargamento delle fratture nel panorama italiano.