Perché Edi Rama si inginocchia davanti a Giorgia Meloni? Il significato del gesto ripetuto

Tirana, sotto la pioggia battente, si è fatta teatro di un nuovo, inaspettato siparietto politico. Edi Rama, premier albanese, si è inginocchiato davanti a Giorgia Meloni, sua omologa italiana, durante il vertice della Comunità Politica Europea. Un gesto che, per chi segue da vicino i rapporti tra i due leader, non è una novità. Dopo l’omaggio con foulard ad Abu Dhabi, l’inginocchiarsi si conferma come un leitmotiv di una relazione che sembra andare ben oltre la semplice cordialità.

L’accoglienza ufficiale a Tirana ha visto Rama, abbandonando l’ombrello, prostrarsi con le mani giunte davanti alla premier italiana. La reazione di Meloni, un sorriso e un’ironica richiesta di riservatezza (“Fallo solo quando siamo io e te”), ha sottolineato la consapevolezza della teatralità del gesto. Un gesto che, come prevedibile, ha suscitato reazioni contrastanti, dividendo l’opinione pubblica tra divertimento e critica.

Ma cosa si cela dietro a questa sceneggiatura pubblica? Se la simpatia personale è indubbia – Rama ha definito Meloni “una sorella” in più occasioni – il gesto va ben oltre. I due leader hanno stretto un’alleanza strategica su dossier cruciali, dall’accordo sui centri migranti ai progetti energetici finanziati con capitali emiratini. L’inginocchiarsi, quindi, potrebbe essere interpretato come un segnale politico, un modo per rafforzare pubblicamente la sintonia tra i due governi e, di conseguenza, i legami bilaterali.

Il precedente di Abu Dhabi, con il foulard e l’abbraccio, rafforza questa ipotesi. Rama, noto per i suoi modi comunicativi e teatrali, sembra voler sottolineare pubblicamente il valore dell’alleanza con l’Italia. Un’alleanza che, vista la situazione geopolitica attuale e il ruolo strategico dell’Albania, potrebbe rivelarsi cruciale per l’Italia in Europa e nei Balcani.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Sui social e in TV, il gesto è stato oggetto di discussioni animate. C’è chi lo considera un’esagerazione, un atto di “servilismo”, e chi invece lo interpreta come un modo originale per omaggiare una figura politica con cui Rama intende costruire un asse duraturo. Il giornalista Antonio Caprarica, con un pizzico di ironia, ha commentato: “Manca solo che la prenda in braccio come Benigni”.

In diplomazia, il linguaggio del corpo è fondamentale. L’inginocchiarsi di Rama potrebbe essere un segnale di fedeltà, ammirazione, ma soprattutto una strategia per accreditarsi ulteriormente come partner privilegiato dell’Italia. Un partner che, in un’Europa in continua evoluzione, potrebbe giocare un ruolo sempre più importante.

This website uses cookies. By continuing to use this site, you accept our use of cookies.  Per saperne di più