PENSIONI, MAXI AUMENTO A PARTIRE DAL PRIMO APRILE

La riforma dell’Irpef, in vigore dall’inizio dell’anno, elimina l’aliquota al 25% e amplia lo scaglione al 23% per i redditi fino a 28 mila euro annui, producendo effetti tangibili già a marzo. Tuttavia, le addizionali locali possono variare, con alcuni consigli comunali che hanno aumentato le percentuali applicate alle pensioni. Il cedolino di aprile sarà disponibile nel proprio portale Inps tra il 20 e il 22 marzo.

Si prevedono pensioni più consistenti ad aprile grazie agli aumenti e agli arretrati. L’Inps ha iniziato a erogare gli aumenti previsti dalla riforma dell’Irpef, con risparmi mensili su diverse fasce di reddito. Gli arretrati saranno corrisposti insieme alle pensioni di aprile, mentre nel cedolino saranno inclusi anche i conguagli Irpef e le addizionali comunali, che varieranno da comune a comune.

Entrando più nel dettaglio di questi aumenti, secondo le simulazioni del Messaggero, per i redditi di 16 mila euro annui l’Irpef sarà di 3.680 euro anziché 3.700 euro, con un risparmio di circa 1,67 euro al mese. Poco più alto, invece, il risparmio per i redditi di 18 mila euro annui: l’Irpef sarà di 4.140 euro anziché 4.200 euro, con un risparmio di circa 5 euro al mese.

Per i redditi di 20 mila euro annui, l’Irpef scende a 4.600 euro anziché 4.700 euro, consentendo un risparmio di circa 8,35 euro al mese. Per redditi di 23 mila euro annui, l’Irpef sarà di 5.290 euro anziché 5.450 euro, con una differenza mensile di circa 13,33 euro. Per redditi di 25 mila euro annui, l’Irpef scende a 5.750 euro anziché 5.950.

Nel cedolino di aprile, saranno inclusi anche i conguagli Irpef per coloro che non hanno saldato il debito fiscale del 2023 e le addizionali comunali, le quali avranno un impatto sull’importo netto delle pensioni da marzo fino a novembre 2024. In alcuni Comuni, si è registrato un aumento della percentuale dell’addizionale comunale applicata alle pensioni rispetto al 2023.