Pd nel caos a Pisa: iscritti albanesi, tessere sospette e congresso sospeso
Il Partito Democratico pisano si trova al centro di una bufera interna che ha portato alla sospensione ufficiale del congresso locale, suscitando proteste, ricorsi e polemiche. La decisione arriva dopo che sono emerse sospette irregolaritร nel tesseramento, con numeri anomali di iscrizioni last minute e la presenza di presunti โiscritti fantasmaโ. La situazione mette in crisi lโimmagine del partito in vista delle imminenti elezioni regionali.
Le cause e il contesto della crisi
Il segretario regionale del Pd ha immediatamente inviato un commissario, Diego Blasi, portavoce del partito in Toscana, con il compito di fare chiarezza e cercare una soluzione condivisa. La tensione tra le fazioni interne si รจ accesa ulteriormente, con le accuse di irregolaritร rivolte a tutte le parti coinvolte. Tra i sospetti piรน dibattuti, lโesistenza di iscrizioni last minute e la presenza di alcuni operai albanesi nei registri degli iscritti, dettaglio che ha causato imbarazzo al partito. La questione solleva anche dubbi sulla legittimitร delle iscrizioni e sulla trasparenza delle procedure di tesseramento.
Due fazioni contrapposte: Bonaccini vs Schlein
Lo scontro interno al Pd di Pisa si ravviva con la contrapposizione tra due schieramenti: da una parte, Mario Iannella, vicino a Stefano Bonaccini e sostenuto dalla presidenza del Consiglio regionale toscano Antonio Mazzeo; dallโaltra, Marco Biondi, fedele a Elly Schlein e appoggiato dallโex sindaco di Firenze e europarlamentare Dario Nardella. La lotta per il controllo del partito locale rischia di riverberarsi anche sui livelli superiore, rendendo lโequilibrio interno sempre piรน fragile.
Il caso Ceccanti e il terremoto interno
A innescare la crisi รจ stato Stefano Ceccanti, docente di diritto costituzionale ed ex parlamentare; dopo aver scoperto anomalie nel processo di votazione, ha presentato un esposto ufficiale. Ceccanti ha rivelato di aver appreso attraverso unโemail, letta in stazione, che un gruppo di iscritti si era autoconvocato e aveva tenuto un congresso parallelo, nonostante fosse stato annunciato il rinvio del congresso a causa di problemi con le liste.
โMi avevano detto che non si votava โ ha dichiarato Ceccanti โ poi ho scoperto che altri lo avevano fatto comunque. ร inaccettabileโ. La scoperta ha scatenato un effetto domino, portando alla sospensione del congresso e al caos interno nel partito.
Il rischio di brogli e le conseguenze
Il caso ha avuto unโeco nazionale, alimentando il sospetto di irregolaritร e di possibili brogli nel processo di tesseramento e di votazione. La vicenda mette in discussione la legittimitร del congresso e mette in evidenza come le divisioni interne possano compromettere lโimmagine del Pd in vista delle prossime sfide elettorali. La situazione resta in evoluzione, con lโintervento di figure di rilievo e un difficile lavoro di mediazione da parte delle autoritร di partito.