Papa Leone, la decisione clamorosa: tradisce Francesco, “questione di soldi”

Città del Vaticano – I primi passi di Leone XIV sul soglio pontificio stanno delineando una chiara inversione di rotta rispetto al pontificato di Francesco, suscitando un diffuso entusiasmo all’interno dei Sacri Palazzi. L’elezione di Leone XIV, voluta da un collegio cardinalizio desideroso di ristabilire un equilibrio nelle dinamiche di governo, ha trovato un riscontro immediato nelle prime decisioni del nuovo Papa, che ha dimostrato di voler coniugare tradizione, sobrietà e una gestione più oculata delle risorse vaticane.

Il nuovo pontefice ha fin da subito manifestato una chiara volontà di riaffermare la dignità del ruolo petrino, attraverso gesti simbolici e concreti. L’accettazione del baciamano, il ritorno all’abito tradizionale con rocchetto e mozzetta, e l’indossare quotidianamente l’anello del Pescatore, sono segnali evidenti di un ritorno a una liturgia più solenne e rispettosa della storia della Chiesa.

La decisione più significativa, tuttavia, riguarda la residenza papale. Leone XIV ha scelto di abbandonare Casa Santa Marta, l’albergo vaticano dove risiedeva Francesco, e di trasferirsi nell’appartamento papale al terzo piano del Palazzo Apostolico, storica dimora dei Papi fino al 2013. Questo gesto non è solo un ritorno alla tradizione, ma anche un segnale forte di sobrietà economica.

La permanenza di Francesco a Santa Marta, inizialmente concepita come un alloggio modesto, si è trasformata in un complesso abitativo esteso e costoso. La necessità di continui lavori di adeguamento, la manutenzione straordinaria e l’impiego di un numero crescente di personale, hanno generato costi mensili elevati, stimati in quasi 200.000 euro. A questi si sono aggiunti i costi di sorveglianza, con l’assunzione di nuovi agenti della gendarmeria e l’aumento del personale delle guardie svizzere.

La scelta di Leone XIV di tornare al Palazzo Apostolico, dove vivranno i suoi successori, permette di ridurre drasticamente le spese e di restituire Santa Marta alla sua destinazione originale, ovvero l’alloggio temporaneo per cardinali e prelati in transito.

Questa decisione, che unisce decoro e risparmio, si inserisce in un contesto di forti tensioni interne e sfide esterne per la Chiesa. Leone XIV sembra voler dare l’esempio attraverso azioni concrete, restituendo alla figura del Papa un ruolo autorevole, sobrio e coerente con la sua missione.

This website uses cookies. By continuing to use this site, you accept our use of cookies.  Per saperne di più