Papa Francesco sui seminaristi gay: “Evitiamo, c’è già troppa frociaggine”

Di Papa Francesco conosciamo lo slang papale disinvolto, l’utilizzo libero di racconti faceti, il tone of voice giovanilistico e spiritoso. All’utilizzo di certi termini, però, non ci si abitua mai quando si parla di un pontefice. Nella storica aula vecchia del sinodo in Vaticano, Papa Francesco ha incontrato i vescovi italiani per la loro assemblea di primaver Durante l’incontro, il Papa ha affrontato diverse tematiche, tra cui la delicata questione dell’ammissione di persone omosessuali nei seminari. E nel farlo, si è espresso in un modo e con parole che hanno spiazzato tutti.

Il sinodo in Vaticano rappresenta un momento di confronto diretto e senza filtri tra il Pontefice e i membri della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).Durante una conversazione dal tono informale, Papa Francesco ha espresso chiaramente la sua opinione riguardo all’ammissione di persone omosessuali nei seminari. Secondo diverse fonti, il Papa ha consigliato di non ammettere individui con tendenze omosessuali: “C’è già troppa frociaggine

Oltre alla discussione sui seminaristi, l’incontro ha toccato anche la questione degli accorpamenti di diocesi. Papa Francesco aveva precedentemente deciso di unire diverse diocesi sotto la guida di un singolo vescovo, al fine di ridurre il numero complessivo delle diocesi italiane. Tuttavia, questa decisione ha suscitato critiche e difficoltà, che i vescovi hanno manifestato durante la loro recente visita a Roma. Il Papa ha ora indicato l’intenzione di interrompere questa prassi, rispondendo così alle preoccupazioni dei presuli.

Seminario e omosessualità: un dibattito decisamente acceso

Il tema dell’ammissione dei seminaristi omosessuali è stato al centro di un intenso dibattito all’interno della CEI. Lo scorso novembre, durante l’assemblea autunnale ad Assisi, i vescovi hanno approvato una nuova Ratio formationis sacerdotalis, che stabilisce le linee guida per la formazione nei seminari. Nonostante l’approvazione di un emendamento che distingue tra atti e tendenze omosessuali, ribadendo l’obbligo del celibato, il documento non è ancora stato pubblicato in attesa dell’approvazione finale del dicastero vaticano per il Clero

Durante l’incontro, alcuni vescovi hanno chiesto esplicitamente al Papa come comportarsi con i candidati dichiaratamente omosessuali che desiderano entrare in seminario. Papa Francesco ha ribadito la necessità di porre limiti chiari per evitare che individui con tendenze omosessuali possano vivere una doppia vita. Le sue parole, anche se non specifiche, sono state interpretate come un freno alle recenti aperture della CEI.

Nonostante le indicazioni di Francesco, la questione rimane aperta e complessa. Il Papa ha infatti istituito dieci gruppi di lavoro nell’ambito del sinodo globale in corso, incaricati di approfondire varie questioni teologiche, tra cui la revisione della Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis del 2016. Questo processo coinvolgerà diversi dicasteri vaticani e richiederà tempo, congelando di fatto l’approvazione del nuovo regolamento dei seminari italiani.

L’incontro tra Papa Francesco e i vescovi italiani ha evidenziato le sfide e le tensioni interne alla Chiesa riguardo alla formazione dei seminaristi e alla gestione delle diocesi. Mentre il dialogo continua, la Chiesa cerca di bilanciare rispetto e inclusione con la necessità di mantenere una coerenza dottrinale e disciplinare. Le decisioni future saranno cruciali per definire il percorso della formazione sacerdotale nei prossimi anni.

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