“Ora basta”: Vannacci, scoppia la bufera su di lui

Scintille e polemiche infiammano la campagna elettorale dopo l’invito del generale Roberto Vannacci, candidato alle elezioni europee con la Lega, a “fare una decima” sul simbolo del partito. L’espressione, accompagnata da un gesto con le mani che richiama una “X”, ha immediatamente sollevato un vespaio di critiche per il suo potenziale riferimento alla Decima Flottiglia MAS, unità militare italiana associata al regime fascista e coinvolta in crimini di guerra.

Nel video promozionale, Vannacci esorta gli elettori a segnare una “X” sul simbolo della Lega e a scrivere il suo nome. Un gesto che, secondo il generale, dovrebbe tradursi in una “valanga di voti” per “cambiare questa Europa che non ci piace”. Successivamente, Vannacci ha precisato che il riferimento era alla Decima MAS della Regia Marina, attiva fino al 1943, e non alla sua versione successiva, legata alla Repubblica Sociale Italiana.

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde, ha definito l’appello al voto “assurdo e inaccettabile”, accusando Vannacci di offendere la memoria storica e le vittime del nazifascismo. Bonelli ha ricordato il ruolo della Decima MAS, dopo l’8 settembre 1943, come milizia feroce della Repubblica di Salò, responsabile di numerose atrocità.

Anche il Partito Democratico ha espresso la sua disapprovazione. Piero De Luca ha accusato Vannacci di “gettare la maschera ed evocare la Repubblica Sociale”, mentre Riccardo Magi, leader di +Europa, ha ricordato che la legge italiana vieta l’apologia del fascismo. Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, pur riconoscendo le imprese militari della Decima MAS, ha sottolineato che le sue azioni durante il periodo fascista ne precludono l’utilizzo come simbolo nazionale.

La questione ha acceso il dibattito anche nei media. Durante la trasmissione “Porta a Porta”, il conduttore Bruno Vespa e il deputato del PD Marco Furfaro si sono scontrati sull’argomento, con Furfaro che ha criticato le affermazioni di Vannacci e Vespa che ha cercato di distinguere tra le diverse fasi storiche della Decima MAS.

Le polemiche hanno superato i confini della politica, arrivando fino alle Forze Armate. Il contrammiraglio Massimiliano Rossi, comandante del Raggruppamento Subacquei e Incursori della Marina Militare, ha espresso il suo disagio per la strumentalizzazione del termine “Decima” a fini politici. In segno di cautela, Rossi ha deciso di evitare l’uso del grido “Decima” durante le celebrazioni del 2 giugno, al fine di prevenire ulteriori polemiche.

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