Ong, l’Italia avverte l’Olanda: ‘Convochiamo l’ambasciatore’
La nave Sea Watch è entrata nelle acque territoriali italiane ed è ancorata ad un miglio a largo delle coste di Siracusa, a nord di Punta Maglisi.
All’indomani del braccio di ferro (a distanza) con Matteo Salvini la Ong tedesca alza il livello dello scontro e torna a sfidare il Viminale nella speranza di forzare lo sbarco in Italia. A consentire all’avvicendamento a causa delle cattive condizioni meteo è stata la Guardia Costiera per garantire la sicurezza dei 47 immigrati che si trovano a bordo ormai da una settimana. Ma dal governo viene ribadita la linea di non farli sbarcare. “Siccome sulla Sea Watch c’è una bandierina olandese che sventola – commenta il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli – gli olandesi trovino la maniera migliore per prendersi in carico i migranti”.
La Sea Watch è affiancata da motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Per riparare dalle condizioni meteo in ulteriore peggioramento, è stato assegnato un posto di fonda a 1,4 miglia dal porto di Augusta. Non potrà andare oltre. Su questo punto Salvini è stato chiaro da subito. Eppure la sinistra non molla la presa. Il sindaco di Siracusa Francesco Italia si è subito fiondato ai microfondi di Agorà su Rai Tre per assicurare “assistenza” a tutti gli immigrati che si trovano a bordo, ma non può dare il via libera allo sbarco. Tanto che il presidente della Toscana, Enrico Rossi, ha chiesto alla capitaneria di porto di farli entrare: “Nessuno può sequestrare delle persone. La filiera di comando non è nelle mani del ministero dell’interno”. Un’accusa, quella del sequestro, che non è affatto piaciuta a Salvini. Che ha replicato: “Non vediamo l’ora di farli arrivare, sani e salvi, in altri Paesi europei… in Italia non c’è spazio”. Anche Toninelli, il cui ministero coordina tutte le decisioni della capitaneria di porto, ha ribadito che la Sea Watch non può sbarcare e ha invitato l’Olanda a farsi carico del problema.
Il governo gialloverde si dimostra compatto sulla linea imposta da Salvini ieri. “La Sea Watch 3 avrà dal governo italiano supporto medico e sanitario qualora ne avesse necessità, ma la invito ancora a puntare la prua verso Marsiglia”, commenta Luigi Di Maio facendo vedere su Facebook che la nave della Ong tedesca batte bandiera olandese. Da qui la richiesta di convocare “immediatamente” l’ambasciatore olandese per chiedergli quali intenzioni abbia il suo governo. “Chiederanno, assieme a noi, alla Sea Watch 3 di andare a Marsiglia o li faranno sbarcare a Rotterdam? Noi siamo disposti alla massima collaborazione, ma – avverte – la nostra linea sulle Ong non cambia”.