Nutella gelato ritirato dal mercato: ecco perchè

Dopo anni di attese, edizioni limitate e versioni “non ufficiali” nei laboratori di gelateria, la Ferrero ha finalmente annunciato il debutto ufficiale del gelato alla Nutella. Una mossa che unisce due passioni italiane — il gelato artigianale e la crema spalmabile alle nocciole più famosa al mondo — in un prodotto destinato a fare tendenza.

Tuttavia, proprio questo nuovo prodotto targato Nutella che aveva fatto giubilare gli amanti della cioccolata spalmabile avrebbe già subito un richiamo. Negli ultimi giorni, il noto prodotto legato a uno dei marchi più amati dagli italiani ha attirato l’attenzione di diverse catene della grande distribuzione.

Si tratta di un gelato che ha rapidamente conquistato spazio nei freezer e nei cuori dei consumatori, complice il richiamo a un’icona del gusto come la Nutella. Eppure, qualcosa sembra essere andato storto. Un dettaglio apparentemente marginale ha innescato una reazione a catena tra i supermercati, che hanno deciso di intervenire in modo coordinato.

Hanno preso provvedimenti su più lotti di questo prodotto, a pochi mesi dal suo debutto ufficiale sul mercato. L’azienda produttrice, dal canto suo, è intervenuta con una serie di azioni per chiarire e porre rimedio alla situazione, cercando di preservare il rapporto di fiducia costruito nel tempo con il pubblico italiano.

Una vera doccia fredda per gli amanti di questa delizia per il palato, che hanno appreso la notizia con preoccupazione. Ma cosa è successo esattamente?

Una mancanza tutt’altro che trascurabile ha costretto Ferrero al ritiro di diversi lotti del suo gelato alla Nutella dai principali supermercati italiani. Il motivo? L’etichetta, priva dell’elenco ingredienti in lingua italiana, ha spinto catene come Coop, Decò ed Esselunga ad agire con tempestività, rimuovendo il prodotto dagli scaffali in via precauzionale.

Il richiamo riguarda il Nutella Ice Cream Pot da 230 grammi (470 ml). I lotti interessati, ben undici, sono i seguenti: L354E32A00 (scadenza 12/06/2026) L355E32B00, L355E32C00 (scadenza 13/06/2026) L356E32B00, L356E32C00, L356E32D00 (scadenza 14/06/2026) L357E32A00, L357E32B00 (scadenza 15/06/2026) L007K32A00, L007K32B00 (scadenza 01/07/2026) L008K32A00 (scadenza 02/07/2026) Ferrero Commerciale Italia ha confermato ufficialmente la misura e invita i consumatori in possesso dei lotti segnalati a non consumare il prodotto.

Per chi desidera conoscere nel dettaglio gli ingredienti, sono stati attivati due canali: il sito ufficiale Ferrero e il numero verde 800 909690. Questa vicenda solleva interrogativi sulla gestione dell’etichettatura nei prodotti destinati al mercato italiano. In Italia, come in tutta l’Unione Europea, è obbligatorio che ingredienti, allergeni e informazioni nutrizionali siano riportati chiaramente in italiano.

La mancata traduzione non è solo una questione formale: può rappresentare un serio rischio per chi soffre di allergie o intolleranze alimentari. Non è la prima volta che Ferrero si trova a fronteggiare una situazione simile. Già nel giugno 2024, appena lanciato il Nutella Ice Cream Pot, un lotto era stato ritirato per lo stesso motivo.

Stavolta però, l’entità del problema è più ampia, a dimostrazione di una possibile falla nei controlli della filiera. Ferrero ha reagito prontamente, ma il ripetersi dell’errore suggerisce la necessità di una revisione nei processi di confezionamento. In un settore delicato come quello alimentare, la trasparenza resta un dovere imprescindibile.