Nuovo papa, sorpresa prima del Conclave: chi è il cardinale che sta superando gli altri candidati forti

A pochi giorni dall’inizio del conclave che dovrà eleggere il successore di Papa Francesco, l’atmosfera in Vaticano è carica di attesa. Mentre i preparativi finali fervono all’interno delle mura leonine, fuori, l’attenzione si concentra freneticamente sulle quote dei bookmaker internazionali, che segnalano un clamoroso cambio di rotta nelle preferenze sui possibili futuri pontefici.

Il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, fino a poco tempo fa outsider, ha scalato la vetta delle preferenze, superando il cardinale Pietro Parolin, considerato il favorito fino a poche settimane fa. Secondo quanto riportato da Agipronews, il sorpasso è stato netto e repentino. William Hill, uno dei principali bookmaker, propone ora Tagle a quota 2, una discesa significativa rispetto al 4,25 della settimana precedente. Parolin, pur avendo migliorato la propria posizione da 3,50 a 3,25, si trova ora a inseguire il porporato asiatico. Un autentico ribaltamento delle aspettative, considerando che sin dai funerali di Bergoglio, Parolin, attuale segretario di Stato vaticano, era considerato il candidato più plausibile dagli analisti britannici del settore.

L’interesse si concentra ora su come questo cambiamento influenzerà le dinamiche del conclave. Tra i papabili, anche se con chance meno concrete secondo le attuali quote, figurano nomi italiani come Matteo Zuppi (dato a 5) e Pierbattista Pizzaballa (a 6).

Ma non è solo la corsa al pontificato a tenere banco. Si registra anche una significativa variazione nelle previsioni sulla durata del conclave. Se fino a pochi giorni fa si prospettava un iter lungo e complesso, le scommesse sembrano ora orientarsi verso una soluzione rapida. Le dichiarazioni dei cardinali votanti degli ultimi giorni suggeriscono un possibile consenso già maturo su alcuni nomi, e i bookmaker britannici sembrano credere a questa ipotesi. La fumata bianca per l’8 maggio è quotata a 2,10, in vantaggio sul 9 maggio (2,75), mentre è ritenuta poco probabile l’elezione al primo scrutinio, il 7 maggio, data a 9,50.

Questa ipotesi trova riscontro anche nelle dinamiche delle congregazioni generali, riprese oggi dopo una breve pausa. I cardinali stanno lavorando con intensità per convergere su una rosa di candidati da portare al voto. La storia recente sembra dare ragione ai bookmaker: negli ultimi cinquant’anni, l’elezione del nuovo Pontefice si è sempre risolta entro otto scrutini, cioè al massimo quattro giorni di votazioni. Un dato che alimenta l’idea di una possibile elezione già nelle prime 48 ore.

Nel frattempo, tutto è stato predisposto per garantire il massimo della riservatezza e della sicurezza. I cardinali elettori verranno isolati a Casa Santa Marta, senza possibilità di contatto con l’esterno, come da rigido protocollo vaticano. Oggi è previsto il giuramento di segretezza per tutto il personale coinvolto. All’interno della Cappella Sistina, tra le antiche volte affrescate da Michelangelo, si giocherà una delle decisioni più attese e significative per il futuro della Chiesa cattolica. E, nonostante le scommesse impazzino, solo la fumata bianca potrà svelare la verità. L’attesa è febbrile, e il mondo intero aspetta di sapere chi sarà il prossimo Papa.

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