“NON SI PUÒ COSÌ”. MOMO CI HA LASCIATO A SOLI 11 ANNI

 

Chi segue la cronaca ricorderà sicuramente di aver appreso del decesso di Momo, il bimbo di 11 anni investito da un’auto che viaggiava a forte velocità su via Bartolini a Milano. I fatti si verificarono l’anno scorso e da allora i famigliari del piccolo non si danno pace.

La famiglia vuole ottenere giustizia, anche perché l’uomo che guidava l’auto era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (cannabinoidi). Ma secondo quanto si appende in queste ore la famiglia del bimbo non potrà accedere a nessun tipo di risarcimento. Questo perchè la burocrazia non lo consentirebbe.

In pratica nonostante il conducente guidasse senza patente a bordo di un’auto presa a noleggio e immatricolata all’estero, secondo quanto spiegato dal giudice questo dà l’appiglio normativo alla compagnia assicuratrice per evitare di versare l’assegno ai familiari del piccolo Momo. Nessuno si sarebbe aspettato una cosa del genere.

Una situazione davvero molto particolare dinanzi alla quale i famigliari del piccolo Momo non si arrendono. Nel frattempo comunque l’uomo che guidava l’auto è stato condannato a otto anni di reclusione: si tratta di Nour Amdouni, 20 anni.

“Per noi è una beffa. Un altro dispiacere che si aggiunge a quello della perdita di Momo” – così dice il padre del bimbo. La famiglia continuerà a far sentire la sua voce in ogni sede.

“Ora ci sentiamo presi in giro di nuovo, dopo la condanna-beffa di 8 anni” – così ha continuato lo zio Gianni, che davvero non ci sta neanche dinanzi alla sentenza che ha condannato il giovane responsabile di aver colpito il bambino.