«Non credo alla Franzoni, ha recitato: è una lucida assassina». Il giudice non si commuove…

«La Franzoni? Una lucida assassina. Ha presente le interviste in televisione, dove a un certo punto spuntava una lacrima? Ecco negli interrogatori era uguale. Identica. Non lo posso affermare con certezza, ma sembrava recitasse un copione. La perizia fatta prima della sua scarcerazione era una barzelletta, l’hanno lasciata parlare a ruota libera. Ha ripetuto lo show». Le accuse sono quelle di sempre, il tono è più morbido ma le convinzioni non sono cambiate. Per Maria Bonaudo, ex procuratrice di Aosta, Annamaria Franzoni ha sempre mentito con lucidità, interpretando un copione che qualcuno le aveva suggerito e cercando di addossare le colpe su sconosciuti. La Bonaudo, in un’intervista a La Stampa, dopo aver raccontato il lungo lavoro di indagine svolto, ha confermato la sua linea, dopo il ritorno in libertà di Annamaria Franzoni ritenuta colpevole dell’omicidio, nonostante si sia sempre dichiarata innocente.

«Non lo posso affermare con certezza, ma sembrava recitasse un copione», dice oggi la Bonaudo. Era il 2002 quando il piccolo Samuele Lorenzi fu trovato morto a soli 3 anni nel letto della sua casa, a Cogne. «Se incontrassi la Franzoni per strada le direi che mi dispiace. Come procura abbiamo fatto il nostro meglio. Adesso rimane lei, con il suo passato e quello che le è rimasto sulla coscienza. La donna si è sempre dichiarata innocente. «Penso lo abbia fatto per salvare il buon nome. Perché una volta uscita tutti potessero crederle. Se avesse confessato avrebbe avuto la pena di tutti».

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