“NON CE L’HA FATTA”. CALCIO ITALIANO IN LUTTO, HA LOTTATO FINO ALLA FINE

In queste settimane l’Italia è devastata da lutti improvvisi che stanno sconvolgendo l’intera opinione pubblica. Si tratta molto spesso di malori improvvisi, ma anche di omicidi e incidenti stradali. Purtroppo si tratta di drammi che sconvolgono intere comunità e che lasciano un vuoto enorme in chi conosceva le vittime. In queste ore una gravissima notizia ha sconvolto tutti gli italiani, in quanto è venuta a mancare una nota personalità del mondo del calcio.

Si tratta di Mino Raiola, uno dei procuratori calcistici più famosi d’Italia, ma anche a livello internazionale. L’uomo si è spento a 54 anni. Nel 2020 Forbes lo aveva inserito al quarto posto nel mondo tra gli agenti sportivi avendo costruito un fatturato di 84,7 milioni di euro. Nel corso della sua carriera Raiola ha seguito sportivi del calibro di Zlatan Ibrahimovic e recentemente anche De Ligt.

La notizia del decesso di Mino Raiola era stata annunciata già nelle scorse ore, ma poi era stata smentita anche dalla sua stessa pagina. Raiola infatti si trovava ricoverato in gravi condizioni. La situazione appariva comunque seria. Adesso è arrivata l’ufficialità. Il noto agente calcistico è purtroppo deceduto proprio a causa delle sue gravi condizioni in cui si trovava.

LUTTO NEL MONDO DEL CALCIO

Secondo quanto riferisce la stampa locale e nazionale, Raiola lo scorso gennaio era stato operato all’ospedale San Raffaele di Milano a causa di una malattia polmonare non meglio specificata e che, lo precisiamo, non era assolutamente legata al Covid-19. Le persone vicino a lui in quell’occasione avevano parlato di un controllo programmato. Era stata la tedesca Bild a riferire che le condizioni di Raiola invece si erano aggravate in maniera piuttosto seria.

Nel corso della sua carriera Mino Raiola è stato anche criticato. Critiche che gli sono piovute addosso per il suo, a volte, eccessivo potere nelle trattative. Recentemente l’uomo era impegnato con diverse trattative sia in Italia che all’estero, dove stava seguendo il possibile trasferimento di Erling Haaland al Manchester City. Una personalità che mancherà davvero molto al mondo dello sport.