Nigeriano sequestra commessa: la lega e la benda per stuprarla

 

Aveva rapinato una profumeria del centro storico di Modena, sottraendo merce e denaro in contanti dalla cassa e tentando poi anche di stuprare la giovane commessa presente nel negozio in quegli attimi terribili prima di darsi alla fuga, ma dopo una decina di giorni di indagini gli uomini della squadra mobile sono riusciti finalmente a catturarlo.

Si tratta di un nigeriano di 34 anni, pluripregiudicato oltre che clandestino sul territorio nazionale e destinatario di alcuni provvedimenti di espulsione ovviamente non ottemperati.

I fatti risalgono allo scorso martedì 17 dicembre, quando l’africano prese di mira la profumeria Vaccari in largo Garibaldi verso l’orario di apertura della stessa.

La giovane vittima, una commessa di 22 anni, fu immobilizzata e successivamente anche bendata dall’extracomunitario, che chiuse a chiave la porta dietro si sè prima di dedicarsi a mettere in atto i suoi propositi.

Dopo aver svuotato la cassa, impossessandosi di circa 2mila euro in contanti, e poi rubato il portafogli alla ragazza, lo straniero ha iniziato arraffare della merce dagli scaffali del negozio, riempiendo le due sacche che aveva portato con sè: circa 8mila euro il valore complessivo degli articoli di profumeria sottratti.

Non pago, il 34enne ha poi rivolto le proprie attenzioni sulla giovane commessa, minacciata a lungo con un coltello da cucina, che ha cercato di stuprare prima di venire casualmente interrotto da un cliente di passaggio. Notando il negozio aperto ma non vedendo nessuno all’interno, l’uomo aveva bussato, mettendo così in allarme il rapinatore, riuscito comunque ad allontanarsi con il maltolto.

Gli uomini della questura di Modena intervenirono prontamente, e riuscirono a ricavare preziosi possibili indizi sul responsabile, grazie ad alcune informazioni fornite dalla vittima ed al lavoro sul posto della scientifica.

La giovane, infatti, in un momento in cui aveva ancora il volto scoperto, era riuscita a individuare due oggetti toccati con sicurezza dal responsabile. Vale a dire il registratore di cassa (nella cui parte posteriore sono state rilevate le impronte di due dita dell’uomo) ed una scaletta spostata dallo stesso 34enne.

Isolate le impronte digitali del rapinatore, gli investigatori hanno potuto compararle con quelle presenti nella banca dati delle forze dell’ordine e quindi associarle all’identità ed alla foto del ricercato. Quest’ultimo, un nigeriano con una lunga lista di precedenti alle spalle e destinatario di più decreti di espulsione, è stato rintracciato in un’abitazione di via Paolo Ferrari occupata abusivamente da alcuni connazionali dello stesso che lo avevano ospitato nel suo soggiorno a Modena.

Disposta per lui la misura cautelare del carcere da parte del gip, il 34enne è stato tratto in arresto con l’accusa di rapina aggravata, sequestro di persona e tentata violenza sessuale. Dovrà rispondere anche di un furto avvenuto il giorno prima (16 dicembre) in un discount di via Vignolese.

 

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