Niente tatuaggi e piercing agli under 14: il divieto in una nuova legge regionale

 

Niente tatuaggi e piercing per gli under 14. Il consiglio della Regione Lazio ha approvato la proposta di legge che mira ad inserire regole più stringenti in un settore, quello dei tatuatori, in forte espansione.

I divieti della legge regionale

In attesa che il parlamento legiferi sulla materia, è dunque intervenuta la Regione. La nuova legge vieta tatuaggi e piersing anche ai minori di diciotto anni che non siano in possesso dell’autorizzazione dei genitori. Non solo. La nuova legge, ha spiegato Marta Leonori, che ne è stata promotrice “regolamenta e disciplina una materia che aveva bisogno di maggiori certezze su aspetti sanitari, di tutela del lavoro e di tutela dei consumatori, tanto piu’ in mancanza di una legge nazionale che dia certezza a clienti ed operatori”.

L’abilitazione professionale

Non ci sono soltanto i divieti per i minorenni. Con il dispositivo di legge approvato alla Pisana, infatti, viene incrementato anche il numero di ore di corso che un professionista del settore deve effettuare, per ottenere l’abilitazione. Nel caso dei tatuatori si passa da 90 a 800 ore, per fare i piercing invece occorrono ora 300 ore di corso e, in entrambe i casi, bisogna effettuare degli aggiornamenti professionali.

Un settore in crescita

Quello dei piercing e dei tatuaggio rappresenta “Un settore sempre più in crescita, che coinvolge circa 7 milioni di italiani, che sviluppa un’economia ragguardevole e soprattutto che entra nella sfera della tutela della salute” ha ricordato il capogruppo PD Marco Vincenzi. Per tutte queste ragioni il settore “aveva bisogno di essere disciplinato sia per gli aspetti sanitari, di tutela del lavoro e dei consumatori e sulla formazione degli operatori”.

Il contributo per coprire le cicatrici sul seno

La normativa regionale, approvando un emendamento presentato dalla consigliera democratica Sara Battisti, prevede anche un contributo per le donne che hanno subito una mastectomia e che vogliono coprire le cicatrici con un tatuaggio. Per loro è stato stanziato quasi mezzo milione di euro, in tre anni. “Le cicatrici sul seno provocano il disagio psicologico di essere intaccate nella propria femminilità, nel proprio essere donna – ha spiegato la consigliera Battista – La cicatrice viene coperta con un’opera d’arte qual è quella dei tatuaggi estetici, che rende ancora più speciali le donne che decidono di ripartire e tornare a sentirsi belle”.

romatoday.it