Nel governo scoppia la “rissa” su tutto: cosa sta succedendo in queste ore

 

Il governo è ormai ai ferri corti. La manovra sta letteralmente mettendo in discussione la tenuta della maggioranza.

Sulla legge di Bilancio da varare in Cdm questa sera e da spedire subito in Europa pesano le divergenze su diversi punti. Da quota 100 ai contanti fino alla plastic tax è un continuo litigio tra le mura di palazzo Chigi. Di fatto l’ultima mossa dei renziani che hanno messo in discussione il tetto ai contanti a 1000 euro proposto dal Mef e da Conte rende bene l’idea di quanto sia ormai profonda la ferita nell’esecutivo. I grillini per il momento, come riporta l’Adnkronos, hanno fatto sapere che l’esecutivo dovrebbe cedere sull’ipotesi di un ritocco a Quota 100 e sull’introduzione della tassa sulle sim dei cellulari: “Non si faranno interventi in questo senso”. Ma se da un lato i 5 Stelle annunciano la linea morbida nella manovra, dall’altro viene fatta notare una certa irritazione dalle parti di palazzo Chigi per le barricate sul nuovo tetto ai contanti di matrice renziana. Ad accendere ulteriormente lo scontro c’ha pensato anche il ministro dell’Ambiente, Costa che ha messo nel mirino la plastic tax: “L’idea generale è di destinare 50 miliardi in 15 anni per l’ambiente, ora vediamo come tutto sarà declinato. La plastic tax? Io preferisco sempre gli incentivi, non le tasse”. Insomma un altro fronte di scontro sta per aprirsi nell’esecutivo. Lo scontro su quota 100 ad esempio non si è ancora chiuso. Il premier Conte ha parlato di alcune modifiche pur confermando la misura fino al 2021. Il ministro del Lavoro, Catalfo, ha poi affermato che è passata “la linea del buonsenso” e che “la riforma resterà così com’è”. Ma dalle parti di Italia Viva non la pensano così e di fatto chiedono un intervento correttivo per liberare risorse da destinare su altri fronti della manovra. Finora la legge di Bilancio ha alzato il velo sul governo: litigano su tutto.