NATISONE, ECCO PERCHÈ CRISTIAN NON SI TROVA

In Italia, si vivono giorni di profondo cordoglio per la tragedia che ha colpito tre giovani veneti travolti dal fiume Natisone nella tranquilla località di Premariacco, in provincia di Udine. I tre ragazzi, Patrizia Cormos, 20 anni, Bianca Doros, 23 anni, e Cristian Casian Molnar, 25 anni, si erano avventurati su un isolotto nel letto del fiume. Improvvisamente, una piena impetuosa li ha colti di sorpresa, trasformando un tranquillo pomeriggio in un incubo.

Tutto è accaduto in pochi minuti e ogni tentativo di prestare soccorso è stato vano. Le immagini dei tre giovani abbracciati l’un l’altro, forse per darsi coraggio e tentare di resistere alla corrente, rimarranno impresse nella memoria collettiva. Paralizzati dalla paura, hanno atteso inermi il loro triste destino, con la forza della natura che ha avuto la meglio.

Nel giro di pochissimi minuti, dei tre si sono perse totalmente le tracce. L’imponente macchina delle ricerche si è attivata immediatamente e ha ritrovato i corpi senza vita di Patrizia Cormos e Bianca Doros, le due giovani di origini romene. I loro funerali sono stati celebrati separatamente lo scorso sabato in Romania, paese di origine delle ragazze. Ancora nessuna traccia del terzo disperso, Cristian Molnar.

A dieci giorni dalla tragedia, le speranze di ritrovarlo in vita sono ormai quasi nulle. Tuttavia, le ricerche continuano senza sosta, con un grande dispiegamento di mezzi e uomini nella speranza di ritrovare i resti del giovane 25enne. I genitori del ragazzo sono intanto giunti sul posto e sperano ancora di ricevere notizie positive.

Ci si chiede come mai le squadre di ricerca non stiano riuscendo a trovare il terzo disperso, quando invece per le altre due ragazze sono bastate 48 ore. Un quesito che merita certamente una risposta. La spiegazione è stata fornita proprio in queste ore: scopriamo tutti i dettagli

Le ricerche di Cristian Molnar, il 25enne travolto dalla piena del fiume Natisone il 31 maggio, continuano incessantemente. Le sue amiche Patrizia Cormos e Bianca Doros, insieme con lui in quegli attimi interminabili, sono state ritrovate senza vita e riconsegnate alle loro famiglie.

Pietro Radu, fratello di Cristian, nutre ancora la speranza di trovarlo vivo, nonostante il previsto maltempo possa complicare ulteriormente le operazioni di ricerca. Cristian potrebbe essere intrappolato nella forra del Natisone, una gola stretta e profonda fino a sei metri, che rende l’accesso estremamente difficile per i soccorritori.

A spiegarci le difficoltà del caso ci ha pensato il sindaco di Premiaricco ai microfoni di Telefriuli: “Arrivarci è molto rischioso, serve un sostegno ai sommozzatori con l’assistenza continua dell’elicottero che arriva da Venezia ogni giorno”. Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza di un’assistenza continua ai sommozzatori, data la pericolosità delle condizioni.

Le ricerche, in corso da 11 giorni, potrebbero essere temporaneamente sospese in caso di condizioni meteorologiche estreme. La tragedia è stata innescata dal carattere torrentizio del Natisone, le cui acque possono alzarsi di metri in pochi minuti, rendendo il fiume estremamente pericoloso.

Mentre i soccorritori si concentrano nel ritrovamento di Cristian, la procura continua le indagini. Non ci sono ancora indagati, ma è prevista l’audizione del vigile del fuoco che, cercando di salvare i tre giovani, si era tuffato nel fiume, al fine di raccogliere ulteriori testimonianze sull’accaduto.