MUSICA IN LUTTO, LA CANTANTE CI HA APPENA LASCIATI: IL COMUNICATO
Il mondo della musica è sconvolto per il decesso di una grande cantante. Il triste annuncio della sua dipartita è stato dato dal marito e dal figlio dell’artist,a scomparsa a causa dell’aggravamento delle sue condizioni di salute, già di per sé molto serie. Sono davvero tanti i messaggi di cordoglio che continuano ad arrivare ai familiari ma di chi si tratta e cosa è accaduto?
Ieri, 7 settembre, ci ha lasciati, a soli 73 anni, Maria Jimenez, una figura iconica del panorama musicale internazionale. L’artista, originaria di Siviglia, è una delle più grandi protagoniste del flamenco, conosciuta in tutto il mondo per il suo eccezionale talento. Nel corso della sua vita, ha dovuto fronteggiare diverse problematiche di salute, contro le quali ha cercato di combattere sino a quando sono state loro a spuntarla, comportandone il decesso.
Prima le è stata diagnosticata una neoplasia al seno, che ha trattato con chemio e radioterapia, poi ha annunciato la guarigione, ricomparendo sulle scene per la gioia di tutti coloro che l’hanno sempre amata, sino a quando il brutto male è riapparso, stavolta alla gola. Un timbro vocale in grado di far venire la pelle d’oca, una voce inconfondibile quella della Jimenez, che è anche attrice e ballerina.
Tra i suoi brani più importanti ricordiamo “Se acabò“, “19 dias y 500 noches” e “Me muero, me muero“. La cantante scomparsa era una fumatrice accanita, una cattiva abitudine che non ha mai smesso di avere, nonostante le raccomandazioni dei medici. Non solo neoplasie, ma anche la frattura al perone, un intervento chirurgico d’urgenza per un problema gastrico. Insomma una salute davvero precaria, la sua, sino alla notizia triste del suo addio alla dimensione terrena.
A mezzo stampa si apprende che l’artista è cresciuta con i nonni materni e si è recata a Madrid, al tablao ‘Las Brujas’, dove Emilio Romero, direttore del quotidiano ‘Pueblo’, la soprannominò ‘La Pipa’, dicendo: “Sentendola cantare, mi viene in mente l’aroma di un narghilè”.