Mueller non le manda a dire: “Basta lobby gay, il Conclave non eleggerà successore di Francesco..
Sul tetto della Cappella Sistina in queste ore proseguono i preparativi per il Conclave che comincerà il prossimo 7 maggio. Si tratta di un evento importante per la Chiesa Cattolica e per tutto il mondo in quanto si eleggerà il nuovo pontefice.
Papa Francesco ha lasciato una impronta importante nel mondo ed è stato un pontefice sempre molto vicino alla gente, un Santo Padre capace di far avvicinare tantissimi giovani alla Chiesa. Con la sua semplicità e umiltà Francesco è entrato molto presto nel cuore di tutti i fedeli e non solo.
Il suo decesso arrivato nella giornata di Pasquetta ha lasciato senza parole tutto il mondo che improvvisamente ha perso una guida spirituale di grande valore. Francesco nel corso del suo pontificato si è anche messo contro i potenti del mondo invitando tutti alla pace dicendo no alle tensioni internazionali.
Moniti che sono rimasti inascoltati e ancora oggi il mondo deve fare i conti con situazioni davvero molto particolari che rischiano di gettare il globo nel caos. Si veda ad esempio i recenti fatti accaduti in Pakistan. E purtroppo episodi del genere continuano in diverse parti del mondo per questo il successore di Francesco sarà chiamato ad un impresa di non poco conto.
Ma la pensa in modo particolare il cardinale Muller che non le manda a dire e per lui il prossimo Santo Padre dovrà avere delle caratteristiche ben precise qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato e che rischia di dividere al Conclave.
Si preannuncia un Conclave davvero intenso quello che sta per cominciare. Allo stesso sarà presente anche il cardinale Gerhard Ludwig Müller, 77 anni, prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede e curatore dell’Opera Omnia di Benedetto XVI.
Il cardinale è stato molto chiaro sulle caratteristiche che dovrà avere il prossimo Santo Padre. Müller fa parte dell’ala conservazionista e non progressista ed è stato appunto voluto cardinale dallo stesso Benedetto XVI. Per il cardinale tedesco la Chiesa deve dire basta alle lobby di qualsiasi genere.
2Il nuovo papa è libero di scegliere il suo nome, ma in questa situazione io preferirei che non si desse un nome che possa essere inteso quasi come il programma di imitare gli ultimi papi. Dobbiamo scappare da questa situazione” – ha affermato Müller in una intervista per Il Fatto Quotidiano.
“Alcuni dicono: “Abbiamo bisogno di Francesco II”. Nel senso che il prossimo papa sia la copia del suo immediato predecessore. E ciò non è il senso di questa indicazione divina. Ognuno, con la sua personalità, deve seguire Gesù Cristo e predicare il Vangelo, dare testimonianza del Vangelo secondo le parole di Gesù sul primato di Pietro” – riferisce il cardinale tedesco che ravvisa come il pontefice sia il successore di Pietro.
Müller denuncia inoltre il rischio che il papato venga ridotto a un potere politico, influenzato da “lobby con la loro agenda, globalista o dell’ideologia del gender” – ha affermato il cardinale, il quale si augura che il prossimo Papa non si faccia influenzare da queste lobby e prosegui nel magistero di Cristo e della Chiesa come è stato sempre inteso. Una posizione quindi molto lontana dalle vedute di Papa Francesco.