MONTI CONFESSA CHE DIETRO ALLA TROIKA C’ERA SOROS.

Mario Monti ieri al Wall Street Journal: «A partire da novembre (il 9 lo spread dell’Italia vola a 573 punti, il 16 Monti diventa presidente del Consiglio, ndr.), la Germania, il Fondo Monetario Internazionale e investitori privati come George Soros invitavano con forza l’Italia a chiedere qualche sorta di salvataggio. Ma io ho detto: assolutamente no. Perché avevamo bisogno dì mobilitare il Paese affinché accettasse dure riforme strutturali e di austerità». (in realtà, per distruggere la domanda interna)

E qui Monti dà clamorosamente ragione ai dietrologi, mettendo le pressioni di Soros sullo stesso piano di quelle discutibili ma comunque legittime della Germania e del Fmi.

Il video