MINO RAIOLA, LE CAUSE DELLA MORTE: ECCO DI COSA SOFFRIVA

Questa volta è tutto vero, il noto procuratore si è spento per sempre all’età di 54 anni. Se ne va per sempre uno dei personaggi più influenti del mondo del calcio, sotto le sue ali sono esplosi i più grandi fenomeni degli ultimi 20 anni. Di origini umilissime, è stato capace di creare un impero grazie ad un innato senso degli affari e ad un intuito calcistico che lo hanno reso il procuratore più conosciuto e potente del panorama calcistico.

Da tempo era stranamente sparito dai radar, per questo non sono mancate da subito le voci circa presunti problemi di salute. Già da gennaio il noto procuratore si è recato sempre più spesso presso l’Ospedale San Raffaele a Milano, ma il suo stato di salute è andato sempre più peggiorando. Sino al tracollo degli ultimi giorni che lo ha portato alla morte: scopriamo per quali cause.

LE CAUSE DELLA MORTE

Tutto il mondo dello sport piange la prematura scomparsa di Mino Raiola, l’agente di origini italiane ma cresciuto in Olanda. Sotto la sua procura sono passati i più grandi calciatori degli ultimi 20 anni, per citarne solo alcuni: Pavel Nedved, Zlatan Ibrahimovic, Paul Pogba, Erling Haaland. E’ stato l’artefice dei colpi di mercato più rocamboleschi degli ultimi anni, con cifre stellari e costi di commissione altissimi.

Purtroppo, già nei giorni scorsi un brutto falso allarme aveva annunciato la sua morte, dopo pochi minuti lo stesso procuratore aveva smentito sbottando così su Twitter: È la seconda volta che mi uccidono in quattro mesi“. Nonostante i suoi toni come al solito molto accesi, le sue condizioni erano già precarie e non gli rimaneva molto da vivere. Infatti, dopo poche ore ecco arrivare un altro twit, questa volta della famiglia del noto procuratore, che confermava ufficialmente il decesso del loro caro.

In queste ore si sta cercando quali possono essere le cause della morte, ma la famiglia al momento ha preferito non esprimersi in merito. Tuttavia qualche ipotesi può essere fatta, è risaputo che lo scorso 12 gennaio era stato ricoverato al San Raffaele, secondo alcune voci per un problema legato ai polmoni. Le agenzie tedesche avevano rilanciato la notizia ipotizzando anche un’operazione d’urgenza e la terapia intensiva. Il noto procuratore, sempre molto riservato sulle questioni personali, non aveva mai confermato nulla.

Tra i sintomi più comuni del tumore del polmone sono tosse continua che non passa o addirittura peggiora nel tempo, raucedine, presenza di sangue nel catarro, respiro corto, dolore al petto che aumenta nel caso di un colpo di tosse o un respiro profondo, perdita di peso e di appetito, stanchezza, infezioni respiratorie (bronchiti o polmoniti) frequenti o che ritornano dopo il trattamento.