Migranti, la Trenta passa all’attacco: “Salvini è inqualificabile. Rispetta la istituzioni”

Mentre il governo gialloverde è crollato e sono iniziate le consultazioni, Matteo Salvini ed Elisabetta Trenta “combattono” a distanza.

Il tema? Mare sicuro. Più in generale, il ministro dell’Interno sta svelando come Pd e M5S stiano già lavorando all’inciucio e i giallorossi non apprezzano. Così, questo pomeriggio, Matteo Salvini ha spiegato che “il ministero guidato da Elisabetta Trenta ha modificato unilateralmente i compiti affidati a coloro che intervengono nell’ambito delle operazioni di pattugliamento. Le nuove indicazioni operative (formalizzate ieri, le precedenti erano del 9 agosto scorso) per gli assetti militari in azione nel Mediterraneo Centrale denotano un chirurgico ma significativo arretramento rispetto a quanto concordato per il contrasto dell’immigrazione clandestina”.

Le parole di Salvini hanno aperto un duro dibattito, in quanto il leader del Carroccio segnala che questa mossa andrà a indebolire la lotta ai trafficanti di esseri umani. Da qui è iniziato un pesante botta e risposta, con la Difesa che ha fatto sapere all’Adnkronos che non c’è stato “alcun indebolimento della missione Mare Sicuro” e con il Viminale che ha ribadito la propria posizione: “Un conto è contestare l’utilizzo delle navi militari come veri e propri taxi del mare al servizio delle ong (da qui l’esigenza di un approccio diverso, sollecitato dal ministero dell’Interno), un altro modificare il tipo di attività delle navi della Marina. Infatti, la Difesa ha cambiato le regole di ingaggio, confermate il 2 agosto e trasformate unilateralmente il 20”. Di mezzo si sono messi pure i grillini e ne è nato un vero e proprio caos. E il casino è talmente tanto grosso che ora la Trenta scrive su Facebook una “letterina” a Salvini.

“Caro Matteo – si legge – il tuo tentativo di screditare non solo me ma l’intera Difesa è inqualificabile. Ricordati che le istituzioni non sono le nostre e che noi diamo solo l’indirizzo. In una riunione in cui eri presente ho disposto di intensificare l’attività di polizia marittima. Le navi della Marina Militare non hanno scortato la nave ONG Open Arms per far sbarcare a Lampedusa i migranti; bensì come da sollecitazione del Tribunale dei minori di Palermo erano pronte a intervenire in favore dei minori a bordo, il mare era forza quattro in aumento e la nostra Marina era predisposta eventualmente a prestare loro soccorso”.

Ma Elisabetta Trenta non si ferma qui. E ora che tutto Il M5S ha tolto ogni genere di freno va all’attacco: “Sei stato bravo a piegare ogni cosa a tuo vantaggio, ma questo metodo non funziona più. Ho rispedito sempre ogni attacco al mittente e lo faccio oggi con ancor più convinzione, quando ormai hai rivelato i tuoi veri obiettivi. La difesa dei confini è un compito dello Stato che deve essere esercitato dai ministri competenti con rigore, e nel rispetto delle leggi e delle competenze delle Forze Armate e di Polizia che vi sono impegnate. Impara a rispettare il ruolo delle istituzioni e a non appropriartene”.

Parole di fuoco. Ma viene sempre da porsi la stessa domanda: perché tutto questo astio non lo hanno manifestato prima? Perché i gialli hanno tirato fuori tutto questo “odio” contro i verdi soltanto ora? Mistero. O forse no…