“Mi accusate pure di questo?”. Enzo Iacchetti, il nuovo sfogo è virale

Enzo Iacchetti, uno dei volti più riconoscibili e amati della televisione italiana, torna a parlare in modo autentico e riflessivo nel nuovo episodio del podcast Tintoria. La puntata numero 274, disponibile da oggi alle 12.30 sulle principali piattaforme di streaming e su YouTube, rappresenta un momento di grande sincerità e coraggio per il comico lombardo, che si confronta con il pubblico senza filtri, alternando leggerezza e profonde riflessioni sull’attualità.

L’intervista, condotta da Daniele Tinti e Stefano Rapone, ripercorre le tappe fondamentali della carriera di Iacchetti, dai primi passi nel mondo dello spettacolo alle grandi occasioni come il Maurizio Costanzo Show, passando per le lunghe notti al Derby di Milano e le collaborazioni con figure come Giobbe Covatta ed Ezio Greggio. Ricordi di un’Italia passata, fatta di sogni, sacrifici e amicizie autentiche, che oggi sembra lontana anni luce.

Ma è nel momento dedicato all’attualità che il tono si fa più deciso e potente. Iacchetti si pronuncia con fermezza sulla guerra in Palestina, condannando senza mezzi termini le violenze e le ingiustizie che si consumano nella Striscia di Gaza. «Non bisogna cercare un contraddittorio davanti a una situazione grave in cui c’è un pazzo assassino che ammazza le persone ogni giorno», afferma, sottolineando come la Palestina sia un territorio occupato da sempre e come il popolo palestinese stia subendo un’estinzione culturale e umana. Rivendicando il suo passato di impegno contro il nazismo e le ingiustizie, Iacchetti respinge le accuse di antisemitismo e denuncia le similitudini tra le politiche di Netanyahu e le persecuzioni storiche contro gli ebrei, affermando che «Hitler voleva estinguere gli ebrei, e la stessa cosa vuole fare Netanyahu con i palestinesi».

Le sue parole, dure e senza giri di parole, sono un invito a riflettere sulla complessità di un conflitto che troppo spesso viene semplificato o strumentalizzato. Un intervento che rompe con la retorica del “politically correct” e che si inserisce nel solco di un impegno civile che Iacchetti ha sempre sostenuto, anche attraverso la satira e l’arte.

Ma l’artista non si limita alla politica. Tra un ricordo e l’altro, torna a cantare alcune delle sue storiche “Canzoni Bonsai” sul palco del Castello Sforzesco, regalando un momento di nostalgia e poesia. La sua voce, accompagnata dalla musica, riporta gli ascoltatori in un’epoca in cui l’umorismo era pensato, musicale e mai volgare.

In conclusione, Iacchetti presenta il suo nuovo libro, “25 minuti di felicità”, pubblicato da Bompiani e in libreria dall’8 ottobre. Un titolo che racchiude il senso della sua carriera: un equilibrio tra leggerezza e consapevolezza, tra il sorriso e la riflessione profonda.

Questa puntata di Tintoria si conferma come un momento di testimonianza viva, un’occasione per ascoltare un artista che, più che mai, sceglie di alzare la voce e di confrontarsi con le grandi questioni del nostro tempo. In un mondo spesso dominato dal silenzio, le parole di Iacchetti rappresentano un atto di coraggio e di impegno civile, un invito a non rassegnarsi e a continuare a parlare, anche quando è più facile tacere.