Mes, Salvini: “Da Conte un attentato al popolo italiano. Dica la verità o pubblico le chat” (video)

Invoca il voto del Parlamento, spiega che si rivolgerà a Mattarella, avverte che i legali sono già al lavoro per un esposto contro Conte e il governo. Soprattutto minaccia di pubblicare i “messaggi” e le “chat” in cui il premier e il Mef rassicuravano sul fatto che nessun impegno era stato preso. Matteo Salvini gioca tutte le carte per mettere Palazzo Chigi all’angolo sul Mes, il fondo europeo Salva-stati che “è un attentato alla sovranità nazionale”. E che, così com’è, rischia di trasformarsi in un cappio per l’Italia.

Salvini alla resa dei conti con il premier
Ma la durissima conferenza stampa, in cui il leader della Lega ha annunciato le prossime mosse del suo partito, appare soprattutto come una resa dei conti con il premier. È a lui che Salvini rivolge le parole e le minacce più dure. Prima fra tutte quella di pubblicare i messaggi che chiarirebbero, in via definitiva, chi in questa storia sta mentendo. A Salvini che lo accusava di aver “firmato di nascosto, di notte” l’accordo, Conte aveva replicato di fatto dandogli del bugiardo, sostenendo che la Lega era informata di tutto e parlando di “sovranismo da operetta”. Uno scambio di cordialità che ha tenuto banco per giorni, lasciando la porta aperta a molti dubbi e a molte accuse.

La minaccia di pubblicare “messaggi e chat”
“La Lega era pienamente al corrente di quanto accadeva. La smettano di raccontare bugie e di soffiare sulle paure degli italiani”, tuonava ancora oggi il deputato del Pd Piero De Luca. Ora Salvini chiarisce che dubbi non ce ne sono e non ce ne possono essere. “Abbiamo documentazione, messaggi, chat, scambiati con Conte, con il Mef, che possono essere messi a disposizione del popolo italiano”, ha detto l’ex ministro in conferenza stampa, rivelando che in uno avvertiva “non firmiamo un cazzo”.

Di contro, “ci rassicuravano di non aver preso alcun impegno, se scoprissimo che impegno lo hanno preso, allora la cosa cambia, io qualche messaggio lo posso pure girare…”, ha aggiunto, mentre agli atti restano le parole del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che ieri ha detto: “Il testo del Trattato è chiuso”.

Salvini: “Si torni subito in Parlamento”
Ma Salvini rivendica che nulla si potrà considerare chiuso finché il Parlamento non si sarà espresso. “Torniamo in Parlamento, torniamo lì e ridiscutiamo tutto”, ha detto, ironizzando sul fatto che il premier “è sul pezzo, è in Ghana”. “Spero che quando scenda dall’aereo venga subito a riferire”, ha sottolineato il leader della Lega, chiarendo che alle Camere bisogna tornare subito, “la settimana prossima”. “Ci spiegate in Parlamento quello che volete, e poi votiamo sì o no, ma occorre un altro atto in cui il M5s vota il contrario di quanto fatto in precedenza. Il Parlamento – ha esortato Salvini – voti e noi prenderemo atto di quello che deciderà il parlamento che è sovrano, funziona così in democrazia”. “Noi non abbiamo cambiato idea e voteremo no”, ha ribadito, aggiungendo che “facciamo affidamento sul fatto che gli amici del Cinque Stelle e del Pd sanno che rischi stiamo correndo“.

L’appello a Mattarella e l’esposto contro Conte
“Ci sono decine di parlamentari che potrebbero dire le stesse cose che sta dicendo la Lega sul fondo salva Stati”, ha rivelato poi il segretario del Carroccio, di fatto dando una chiave di lettura per le reticenze del governo ad affrontare l’Aula. Lo stesso M5S, del resto, in queste ore è travolto da un dibattito lacerante sul tema. Ma la Lega non guarda solo alle Camere contro quello che definisce “un attentato alla sovranità nazionale”, per il quale “i traditori devono pagare”. Salvini si è rivolto al Colle e ha spiegato che “per evitare la firma di un trattato che sarebbe mortale, chiederemo un appuntamento a Mattarella“. “Chiederemo il rispetto della separazione dei poteri, chiederemo al garante della Costituzione di fare valere la Costituzione”, ha aggiunto, annunciando anche che “i nostri legali stanno studiando l’ipotesi di un esposto ai danni del governo e di Conte“. “Conte – ha chiosato Salvini – ha compiuto un atto gravissimo, un attentato ai danni del popolo italiano”.

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