Meloni denuncia: “Mi hanno insultata come donna e madre”
Roma – In una lunga intervista rilasciata all’agenzia Adnkronos, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tracciato un bilancio dei primi due anni e mezzo del suo governo, affrontando un’ampia gamma di temi, dal clima politico alla politica estera, passando per economia, lavoro e giustizia. L’intervista, rilasciata in occasione di questo traguardo, ha offerto spunti di riflessione e delineato le priorità future dell’esecutivo.
Un clima politico teso e l’allarme sull’odio
Meloni ha esordito lanciando un allarme sul clima politico italiano, definendolo “segnato da un nuovo odio e da una nuova intolleranza”. La premier ha citato episodi specifici, come gli insulti antisemiti alla senatrice Liliana Segre e le aggressioni a militanti di destra e alle forze dell’ordine, sottolineando la necessità di non sottovalutare questi segnali preoccupanti, pur riconoscendo la loro limitata diffusione.
Antifascismo: una posizione ribadita
Sul tema dell’antifascismo, Meloni ha ribadito la sua posizione, sottolineando la distanza dall'”utilizzo strumentale” del termine. Ha sottolineato come la destra, a suo dire, non abbia “alcun imbarazzo a condannare dittature e violenze politiche”, contrapponendosi, implicitamente, a una sinistra che, secondo la presidente, continua a fare “distinguo”.
Attacchi personali e strumentalizzazione della famiglia
La premier ha espresso amarezza per gli attacchi personali ricevuti, denunciando “attacchi sessisti vergognosi”, spesso nel silenzio di chi si dichiara paladino dei diritti delle donne. Ha inoltre criticato la strumentalizzazione della sua famiglia nel dibattito politico, affermando che “non bisogna mai abituarsi a simili comportamenti”.
I successi rivendicati e le sfide future
Meloni ha rivendicato i successi del suo governo, sottolineando la longevità dell’esecutivo e il ritrovato “orgoglio” degli italiani. Ha evidenziato il cambio di narrazione sull’Italia all’estero, i progressi sull’occupazione e il contrasto all’immigrazione irregolare. Ha ammesso, tuttavia, un ritardo nel fronte della natalità, definendolo un obiettivo prioritario. Sulle bollette energetiche, ha promesso interventi strutturali per contenere i costi.
Lavoro, sicurezza e sostegno ai redditi bassi
In materia di lavoro, Meloni ha espresso la volontà di essere ricordati come il governo che ha ridotto il precariato e posto al centro la sicurezza sul lavoro. Ha ricordato le misure a favore dei redditi bassi, riconoscendo la complessità della situazione e la necessità di tempo per risolvere il divario accumulato.
Libertà di stampa, carceri e riforme
La premier ha risposto alle critiche sull’indice di libertà di stampa, affermando che “le voci critiche non mancano, anche sulla TV pubblica”. Sulle carceri, ha annunciato la costruzione di nuove strutture, sottolineando la necessità di “umanità” verso i detenuti e di spazi adeguati alla giustizia.
Le prossime elezioni: promesse mantenute
Guardando al futuro, Meloni ha dichiarato di voler affrontare le prossime elezioni con un messaggio chiaro: “Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto: in economia, immigrazione, sicurezza, famiglia e riforme istituzionali”.
Politica estera: Trump, Papa Francesco e l’autonomia dell’Italia
Infine, la presidente ha risposto alle critiche su presunti rapporti ambigui con Donald Trump e sulla sua assenza ai funerali di Papa Francesco. Ha rivendicato l’autonomia dell’Italia, affermando che “chi difende gli interessi nazionali non è subalterno” e ribadendo il rapporto di amicizia con gli Stati Uniti, ma anche la necessità di autonomia. L’intervista si conclude con un’immagine di un governo determinato a proseguire il proprio percorso, con l’obiettivo di consolidare i risultati raggiunti e affrontare le sfide future.